L’obbiettivo di El Salvador è fallito? Ecco l’esito dell’esperimento sulle criptovalute dopo un anno

È passato quasi un anno da quando El Salvador ha deciso l’adozione di Bitcoin come valuta ufficiale. Una scommessa iniziata il 7 settembre 2021 che mostra oggi i suoi risultati.

Una decisione radicale quella del Presidente Nayib Bukele che ha fatto di Bitcoin seconda valuta ufficiale del paese insieme al dollaro; l’obbiettivo di correggere la situazione economica non sembra però essere stata ancora raggiunta.

Due investitori osservano Bitcoin

Bitcoin non ha trasformato la realtà economica di El Salvador e questo anche a causa dell’attuale ciclo economico negativo che ha contratto il mercato. Bitcoin ha perso dall’inizio dell’anno circa il 60% del suo valore.

L’ambizioso piano di Bukele non ha diffuso l’uso del Bitcoin e non ha modernizzato il Paese. Finora l’adozione del Bitcoin non sta avendo molto successo; ogni cittadino ha la possibilità di scaricare Chivo Wallet, il portafoglio statale con un incentivo di circa 30 dollari corrispondenti in termini di potere d’acquisto a circa 250 euro a chi lo avesse scaricato e usato.

El Salvador; gli utenti rimasti attivi sul portafoglio virtuale sono solo il 10%

Quasi 3 milioni di salvadoregni avrebbero scaricato l’applicazione del wallet, corrispondenti a quasi il 60% degli adulti. Attualmente gli utenti rimasti attivi sul portafoglio virtuale sono solo il 10%. Bitcoin rimane così in attesa di recuperare la sua popolarità, che nel frattempo è però mantenuta dall’immagine dei presidente; più di otto salvadoregni su dieci continuano a sostenerlo, grazie anche alla sue varie iniziative economico sociali.

El Salvador con una popolazione di appena 6,5 milioni di abitanti, dollaro USA e Bitcoin a corso legale, può diventare facilmente l’obbiettivo di investimento per stranieri e multinazionali, che hanno interesse ad accaparrarsi le risorse del paese.

Anche la sostituzione ufficiale della valuta della Repubblica di El Salvador con il dollaro, avvenuta agli inizi del 2000, non è riuscita a catalizzare gli investimenti internazionali così come avrebbe voluto il governo. L’assenza di una tendenza rialzista del Bitcoin potrebbe non essere quindi la vera causa della attuale situazione.

Le criptovalute sono asset non facili da gestire; non esiste un controllo standard dei requisiti della società che le diffondono e molte società di criptovalute pagano audit esterni per tenere sott’occhio conti e coperture. È difficile, perciò, diffondere la fiducia tra i consumatori anche per la difficoltà di verificare la solvibilità delle società del settore. Il rischio di solvibilità permane, a prescindere dal futuro delle criptovalute, considerando la correlazione tra le grandi società nel settore.

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