La circolare INAIL del 16 settembre conferma la rivalutazione delle indennità economiche per infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Un’operazione attesa ormai da troppo tempo, finalmente l’INAIL ha deciso di scendere in campo, tendendo una mano ai lavoratori. Con la circolare numero 25, pubblicata lo scorso 16 settembre, ha infatti predisposto una rivalutazione delle indennità economiche per tutti quei soggetti che siano stati colpiti da infortuni sul luogo di lavoro oppure da malattie professionali. Una manovra che interesserà alcuni settori in particolare come quello dell’industria, della navigazione, dell’agricoltura e della sanità (focus sui medici radiologi).
L’incremento stabilito con l’adeguamento (che è entrato in vigore a inizio luglio) è del cinque e quattro per cento, calcolato sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo. L’obiettivo è ovviamente preservare il potere d’acquisto dei lavoratori, cercando di adeguare gli importi al costo della vita e fornendo al contempo un sistema di prestazioni più equo. È bene ricordare che la procedura è automatica, viene portata a termine dall’istituto tramite conguagli e comunicazioni inoltrate attraverso i canali tradizionali.
INAIL, arriva l’adeguamento delle indennità per infortunio e malattia: c’è la circolare
Tra le novità più importanti del 2024 per i lavoratori rientra senza dubbio la rivalutazione delle indennità economiche per i lavoratori incappati in infortuni o in malattie durante lo svolgimento della propria professione. L’incremento complessivo è del cinque e quattro per cento (ricavato dal calcolo sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo) e riguarderà principalmente il settore dell’industria, della navigazione, dell’agricoltura e i medici che siano stati esposti a radiazioni ionizzanti.
Per quanto riguarda il primo la retribuzione annuale varia da 20.258,70 a 37.623,30 euro e per il secondo i massimi retributivi salgono fino a 54.177,55 euro. Le retribuzioni per il terzo e il quarto settore sono fissate rispettivamente a 30.577,54 euro e 66.366,14 euro. Questi sono gli importi dei salari utilizzati come riferimento per le nuove erogazioni delle prestazioni; ad esempio l’assegno una tantum per i superstiti di lavoratori deceduti per infortunio o malattia professionale sale a 12.240,02 euro.
In generale i contributi mensili varieranno in base alla percentuale di inabilità, si può arrivare fino a 2.259,30 euro nel caso di un’inabilità totale con assistenza continuativa. Oppure per gli agricoli a tempo determinato si parla di indennità giornaliera per inabilità temporanea da stimare su una base di 50,59 euro.