Migliaia di euro di bonus? Sì è possibile richiederlo sul serio: il Decreto spiega come inoltrare domanda per ottenerlo in poco tempo
La situazione del mercato del lavoro in Italia è drastica. Dipendenti che hanno salari molto bassi, partite Iva che non riescono a tenere un equilibrio tra ciò che esce e ciò che entra, anche per via dell’alta tassazione sui dipendenti e sul fatturato. Poi esiste il problema delle finte assunzioni: aziende che propongono contratti part-time e full-time ma senza assumere, vincolando il lavoratore in modo illegale.
La situazione è ostica sotto vari punti di vista e ancora oggi molti lavoratori si chiedono se convenga rimanere dipendenti con questi chiar di luna o se provare la strada dell’imprenditoria. In entrambi i casi ormai si fa fatica a puntare alla stabilità economica: anche con un contratto indeterminato da dipendente ci sono ancora tante famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese.
E poi si aggiungono tutti quei lavori saltuari, a chiamata, o senza contratti fissi. Insomma, la crescente precarietà dell’economia italiana rende difficile pianificare il futuro, è anche per questo che sempre meno giovani riescono a trovare del denaro per investire nei loro sogni lavorativi. Adesso però lo Stato ha proposto un nuovo bonus molto ingente con il quale i lavoratori possono avere una base dalla quale partire.
Bonus per lavoratori: fino a 170mila euro, come richiederli
Lo Stato ha messo a disposizione diversi incentivi economici per sostenere chi desidera costruirsi un percorso professionale autonomo, ma non ha una base solida da cui partire. Negli ultimi anni, infatti, il governo ha introdotto bonus e agevolazioni con l’obiettivo di arginare il fenomeno della disoccupazione giovanile e promuovere l’occupazione in settori emergenti.
Nel caso in cui vogliate avviare un’attività, questi incentivi possono essere un aiuto di partenza per coprire le prime spese. Il decreto è stato approvato circa 6 mesi fa e almeno fino a fine anno sarà ancora disponibile. Prevede due tipologie di bonus per chi desidera diventare un lavoratore autonomo. Il primo incentivo consiste in un contributo di circa 50.000 euro a fondo perduto (c’è una differenza tra nord e sud, in base a dove sarà aperta l’attività), senza pensare alla restituzione della somma.
Accanto a questo, esiste poi un secondo bonus fino a 120.000 euro, con una formula di restituzione parziale. Nel caso in cui si creasse posti di lavoro o si riuscisse comunque a far crescere l’attività per un determinato periodo, una parte dell’intero non andrà restituita.
Ovviamente per richiedere questi incentivi sarà necessario presentare un piano di business dettagliato che dimostri la fattibilità del progetto. Il punto in comune di queste agevolazioni è il fatto che sono rivolte a giovani under 35, proprio per credere nelle idee rivoluzionarie dei giovani.