Un nuovo incentivo del governo è disponibile sotto forma di bonus bollette. Ecco a chi si rivolge e come richiederlo.
Dal periodo in cui è scattata l’emergenza Covid, una delle forme di supporto da parte dei vari governi che si sono succeduti, compreso l’attuale, sono stati i bonus.
Gli incentivi, infatti, hanno interessato diversi settori, e questo è stato un sostegno un po’ per tutte le categorie, dalle famiglie, ai giovani, a chi necessitava di lavori di ristrutturazione per le proprie case e molto altro ancora. I bonus si sono rivelati utili anche per le imprese, che hanno pagato lo scotto di una crisi inevitibile, a causa della pandemia.
I bonus, a qualche anno dalla ripresa, sono ancora presenti come supporto per tutta una serie di problematiche. Alcuni sono modificati, sia per ciò che concerne l’importo, sia, in certi casi, anche delle categorie cui sono destinati.
Come ben sappiamo, causa guerra in Ucraina e anche pandemia, gli ultimi anni hanno visto schizzare a più non posso le bollette energetiche, causando non pochi problemi soprattutto alle aziende e agli esercizi commerciali.
Nuovo bonus bollette, a chi è destinato e come ottenerlo
Dallo scorso aprile 2024, è possibile presentare istanza per ottenere dei contributi a fondo perduto per realizzare una comunità energetica rinnovabile.
In particolare, si tratta di un bonus che si rivolge alle imprese che intendono installare un impianto fotovoltaico per fare in modo di abbassare le bollette dell’energia. Il contributo che si andrebbe a ottenere con questa soluzione permetterebbe un risparmio del 40% sulle spese che l’azienda andrebbe a sostenere.
Il requisito per poter ottenere l’incentivo è che l’impianto sia realizzato in un Comune con meno di 5 mila abitanti. Per piccole e medie imprese che risiedono in Comuni con meno di 5 mila abitanti, si tratta di un’ottima opportunità, perché consentirebbe di risparmiare tanto sulle bollette energetiche, cosa che di questi tempi, non sarebbe male.
Per poter realizzare l’impianto, è necessario avere dello spazio sul tetto della sede della propria impresa. Ci vorrebbe, inoltre, un altro membro per fare in modo di costituire una CER (comunità energetica rinnovabile). L’autoconsumo energetico garantirebbe minore dipendenza da fornitori e inoltre, se si crea una CER si può trarre vantaggio dall’impianto e permettere anche a chi entra a far parte di questa comunità di auto consumare elettricità.
Questo può accadere soprattutto nei weekend, quando le aziende consumano meno.