Sebbene per il momento non ci sia nulla di concreto, le nuove idee sul reddito di cittadinanza spaventano i percettori del sussidio.
In base a quanto affermato dallo stesso governo Meloni, c’è l’intenzione di introdurre delle importanti novità in merito al reddito di cittadinanza. Il nuovo esecutivo non vuole eliminare il sussidio economico, tuttavia desidera migliorarlo e renderlo più efficiente.
Il reddito di cittadinanza è uno strumento di sostegno alla povertà. Quando è stato introdotto, per volontà del MoVimento 5 Stelle, il sussidio economico si poneva l’obiettivo di offrire un aiuto economico alle persone in difficoltà lavorativa e, contemporaneamente, aiutarle a inserirsi nel mondo del lavoro.
Purtroppo, il meccanismo non ha funzionato come avrebbe dovuto. E, ad oggi, sono tanti i percettori di reddito di cittadinanza che non sono riusciti a essere reinseriti nel mondo del lavoro.
Alla luce di questi dati e di queste informazioni, il neonato governo Meloni intende modificare le regole che disciplinano il reddito di cittadinanza. Nello specifico, ci sono tre nuove idee sul reddito di cittadinanza che, attualmente, sono al vaglio del governo.
Nuove idee sul reddito di cittadinanza: ecco cosa intende fare il Governo
Il governo meloni ha intenzione di introdurre tre importanti novità che riguardano il reddito di cittadinanza. Già in occasione della campagna elettorale, le forze politiche di centro-destra avevano promesso una riforma dell’attuale sistema che regola il sussidio economico.
Lo scopo del governo è quello di migliorare la misura, facendo in modo che il sussidio venga erogato solo in favore di chi ne ha realmente bisogno.
Dunque, è rientrato lo spauracchio che portava all’eliminazione definitiva del reddito.
Tuttavia, le modifiche che intende apportare il Governo gettano nello sconforto migliaia di percettori di Rdc.
Luce sul futuro del reddito
L’intenzione del governo Meloni infatti è quello di introdurre 2 modifiche nella disciplina del sussidio economico:
- Incrementare le politiche attive e revocare il reddito di cittadinanza già dopo il primo rifiuto di una proposta di lavoro congrua. In questo modo il governo intende limitare la fruizione anomala della prestazione, evitando che il sussidio venga concesso a cittadini che non ne hanno diritto.
- Modificare la durata di fruizione del sostegno. In base alle indiscrezioni delle ultime settimane, l’intenzione del governo sarebbe quello di sospendere la prestazione per 6 mesi, se il beneficiario, nei 18 mesi precedenti, non ha trovato lavoro. In tal caso, si avrà diritto alla prestazione per altri 12 mesi, trascorsi i quali avverrà un’altra sospensione della durata di sei mesi. Per poi riprendere per ulteriori 6 mesi, dopo i quali non sarà più possibile accedere al reddito di cittadinanza.
Al centro del dibattito, ci sono proprio i criteri che determinano la revoca del sussidio in favore dei beneficiari che sono in grado di lavorare. Così come affermato dalla stessa Giorgia Meloni, l’intenzione del Governo è quello di offrire il sostegno come misura temporanea, in attesa del reinserimento nel mondo del lavoro: “Per chi è in condizione di lavorare la soluzione deve essere il lavoro, la povertà non si combatte con l’assistenzialismo”.