A seguito delle indagini, le forze dell’ordine hanno stanato una nuova truffa che riguardava le patenti e che da tempo girava sui social. Scopriamo insieme di cosa si tratta e per quale motivo bisogna fare molta attenzione.
Negli ultimi tempi sono numerosissime le truffe che le nostre Forze dell’Ordine sono riuscite a stanare o a sventare e che, spesso, producevano molto più di un danno ai malcapitati e alla società in generale.
Da pochi giorni, delle nuove indagini hanno portato alla luce una nuova truffa con un consistente giro di clienti e di denaro. L’oggetto principale del reato? Le patenti di guida.
Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare attenzione: gira sui social e si rischia davvero tantissimo. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.
Poche ore fa, la polizia locale di Milano ha sventato una truffa con un enorme giro di clienti e di denaro. I malfattori, che operavano attraverso alcuni canali Telegram, si occupavano di un’affare molto particolare. Costoro, infatti, offrivano patenti di guida a prezzi modici e senza superare (o effettuare) alcun esame di guida: il prezzo per un documento, in questo caso, si aggirava sui 150 euro.
Le indagini che, poi, hanno portato agli arresti, erano cominciate già all’inizio del 2022. A far partire i sospetti della polizia, in questo caso, è stata una pubblicità sui social dove veniva promosso un metodo semplice attraverso cui potere ottenere delle patenti di guida. Insospettiti, infatti, i componenti del nucleo del nucleo crimini informatici e telematici avevano cominciato a investigare.
Le investigazioni hanno portato alla luce alcuni gruppi Telegram sui quali venivano venduti anche altri documenti italiani sempre a prezzi modici. Tale sistema di truffe, scoperto essere internazionale, era reso possibile da numerosi contatti sui social: le utenze di pagamento utilizzate, invece, erano italiane e intestate ad utenti che non erano a conoscenza della truffa.
Le patenti di guida contraffatte, dunque, erano vendute a cifre davvero modiche: si parla, infatti, di soli 150 euro per il documento senza nessun esame di guida. Spesso, i documenti erano originali e contraffatti utilizzando semplici modifiche grafiche. Tuttavia, questo non è stato l’unico metodo escogitato dai malviventi.
L’organizzazione, inoltre, aveva organizzato un Portale dell’Automobilista parallelo e identico a quello gestito dal Ministero. Qui, i truffatori chiedevano di inserire la matricola nel loro portale clonato: in questo modo, i “clienti” non si rendevano conto del documento contraffatto e si convincevano della veridicità della cosa.
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