Arriva una svolta rivoluzionaria con la nuova opzione pensione: questa trattenuta agevola l’accesso all’istituto.
Negli ultimi tempi si è decisamente parlato di quanto sia difficile, se non a volte impossibile, terminare il percorso lavorativo senza faticare. Con la nuova opzione pensione l’assegno mensile è più ricco, ma entra in gioco soprattutto una novità che rivoluziona il modo di pagare i contributi. Dal 2025 i giovani possono sognare un futuro più roseo, perché sono i principali destinatari della misura.

Si è fatto accenno ad una trattenuta volontaria, ed è proprio questa l’escamotage studiata dal Governo al fine di permettere il pagamento di contributi extra sul montante da riscuotere. Questo al momento del raggiungimento dell’età della pensione. Succede che chi entra nel mondo del lavoro dal 2025 e apre una posizione INPS, può scegliere se pagare questa quota che ammonta al 2% di quanto già dovuto, al di là dei contributi che sono di natura di per sé, obbligatoria.
Il vantaggio è incredibile, perché aumenta la somma finale una volta raggiunta l’età per la pensione. Pagare questo extra assicura il futuro previdenziale! L’iniziativa nasce dalla Manovra 2025, ed è la chiara dimostrazione di quanto l’intervento sul futuro dei giovani, sia essenziale.
La maggiorazione è valida solo per l’ammontare finale, perché non contribuisce al requisito d’età per il pensionamento sia nella forma ordinaria ch anticipata.
Ma chi sono nello specifico coloro i quali possono scegliere questa nuova opzione pensione?
Cosa cambia con la nuova opzione pensione: cosa si può detrarre e quando entra in vigore
La quota che deriva da questo piccolo extra verrà corrisposta al pensionato dopo aver raggiunto proprio il requisito anagrafico. Si può conoscere il proprio montante contributivo sul sito dell’INPS nella funzione riservata all’estratto conto contributivo. Ma chi sono i destinatari della rivoluzione?

È una news riservata a coloro i quali sono iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e alle sue forme sia esclusive che sostitutive. Anche chi è iscritto alla Gestione Separata può. Non sono quindi inclusi gli enti previdenziali privati dei professionisti, ma lo sono autonomi, collaboratori e dipendenti.
Ma questi contributi sono deducibili? La domanda è lecita ed importante. Sì, ma lo saranno soltanto al 50% e non al 100% come accade per quelli ordinari trattenuti in busta paga se si ha un massimo di reddito di 5164,57 euro. La soluzione piace soprattutto ai giovani, oltre che per le prospettive future, anche perché non posseggono dimestichezza con la previdenza integrativa, e potrebbero così versare contributi in un fondo complementare.
Quando entrerà in vigore questo sistema? Per diventare operativo si attende il Decreto del Ministero del Lavoro per determinarne le regole attuative e le istruzioni sul da farsi.