Arrivano due nuovi titoli di Stato con l’asta del 26 marzo 2025. Ecco le caratteristiche dei BTP in oggetto.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che il prossimo 26 marzo, si terrà l’asta dei:

- BTP Short Term con scadenza 25 febbraio 2027 e cedola annuale del 2,55% (Codice ISIN IT0005633794);
- BTP indicizzato all’inflazione europea con scadenza 15 maggio 2029 e cedola annuale dell’1,50% (Codice ISIN IT0005543803).
I BTP Short Term sono titoli di Stato che hanno cedole fisse semestrali e durata compresa tra un minimo di 18 e un massimo di 36 mesi. Il BTP indicizzato all’inflazione europea (BTP€i) è un titolo di Stato che protegge l’investimento dall’incremento del livello dei prezzi, perché il capitale originario e le cedole vengono rivalutati sulla base dell’inflazione dell’Eurozona, determinata dall’Eurostat tramite l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) con esclusione del tabacco.
Il sistema di collocamento dei nuovi titoli di Stato sarà quello dell’asta marginale, con calcolo discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa nell’intervallo di emissione.
BTP Short Term: in cosa differiscono dai normali BTP e quali sono i benefici per gli investitori?
Quali vantaggi garantiscono i BTP Short Term rispetto ai tradizionali Buoni del Tesoro? Innanzitutto, hanno una durata più breve, che va dai 18 ai 36 mesi. I tradizionali BTP, invece, hanno una durata compresa tra i 5 e i 30 anni. Rappresentano, dunque, un’ottima soluzione per coloro che hanno bisogno di liquidità immediata.

Sono, poi, caratterizzati da cedole semestrali, che assicurano un rendimento fisso periodico e a breve termine, senza necessariamente dover attendere la scadenza del Buono. La durata più breve assicura anche contro il rischio della volatilità del prezzo, perché consente a questa tipologia di titoli di risentire di meno della variazione dei tassi di interesse.
Anche se i tradizionali Buoni del Tesoro prevedono guadagni più ricchi, sono meno sicuri sotto tale aspetto e i sottoscrittori potrebbero perdere i propri risparmi nell’ipotesi di vendita del titolo prima della scadenza. I BTP Short Term, al contrario, comportano una penalizzazione inferiore. Al pari degli altri titoli di Stato, sono assistiti dalla tassazione agevolata del 12,50% sulle cedole.
Fermo restando che tutti gli investimenti devono essere valutati attentamente, perché gli strumenti a disposizione dei risparmiatori sono ormai innumerevoli e possono sempre presentarsi ipotetici rischi, i Btp Short Term sono indicati soprattutto per due categorie di investitori:
- coloro che sanno di avere bisogno del capitale a breve termine e non possono permettersi di vincolare le somme per troppo tempo;
- coloro che vogliono attendere l’andamento del mercato azionario oppure obbligazionario ma, intanto, desiderano far fruttare (seppur minimamente) i propri risparmi ed evitare che rimangano fermi in giacenza sul conto corrente.
Anche se i rendimenti dei Btp Short Term sono decisamente contenuti, potrebbero essere l’opzione giusta per chi cerca sicurezza, stabilità e liquidità in un lasso di tempo contenuto.