Novità Titoli di Stato: nuova emissioni BTP a 7 e 30 anni con annullamento dell’asta prevista per il 24 aprile

Saranno a breve emessi due nuovi titoli di Stato: il BTP a 7 anni e il BTP€i a 30 anni. Quali opportunità offrono agli investitori?

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, ha incaricato un sindacato di banche internazionali, formato da Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA, Bank of America, Goldman Sachs, J.P. Morgan, Natixis e Société Générale, di emettere un nuovo BTP a 7 anni e un BTP€i a 30 anni. Ha, inoltre, comunicato che l’asta di BTP€i programmata per il 24 aprile 2025 non si terrà.

nuovi titoli di Stato
Novità Titoli di Stato: nuova emissioni BTP a 7 e 30 anni con annullamento dell’asta prevista per il 24 aprile (trading.it)

Il collocamento dei nuovi Buoni del Tesoro Poliennali avrà un ammontare complessivo di 3 miliardi di euro. La data dell’asta verrà decisa a breve, a seconda delle condizioni del mercato. Ma analizziamo nel dettaglio le caratteristiche dei titoli di Stato in oggetto, perché potrebbero rivelarsi delle ottime occasioni per i risparmiatori.

BTP a 7 anni e BTP€i a 30 anni: le caratteristiche

L’emissione annunciata dal Tesoro riguarda un BTP a 7 anni, con scadenza il 15 luglio 2032, e un BTP€i (indicizzato all’inflazione dell’Eurozona) a 30 anni, con scadenza il 15 maggio 2056. Per capire se si tratta di prodotti convenienti, bisogna prendere in considerazione una serie di elementi.

nuova emissione BTP
BTP a 7 anni e BTP€i a 30 anni: le caratteristiche (trading.it)

Innanzitutto, il BTP a 7 anni viene emesso in un momento di calo dei rendimenti, dopo il boom degli ultimi due mesi. Attualmente, se si compara con altri Buoni del Tesoro di durata simile presenti sul mercato secondario, è possibile notare come il rendimento annuale si attesta a circa il 2,85%.

Questo BTP può essere una grande occasione per le famiglie, perché consente di mettere al riparo i risparmi; la durata di medio periodo, infatti, è ideale se non si ha la possibilità di lasciare il denaro investito per troppo tempo e se si vogliono ottenere dei rendimenti interessanti (che per gli investimenti di breve termine sono generalmente esigui).

Considerando anche le previsioni sull’inflazione, questo aspetto dovrebbe essere abbastanza rilevante. Per i prossimi cinque anni, infatti, le previsioni sull’innalzamento annuale dei prezzi dei beni è di circa l’1,20%. Di conseguenza, il nuovo BTP avrebbe un rendimento netto reale di circa l’1,60%.

Il rendimento del BTp€i a 30 anni, invece, è adeguato al tasso d’inflazione dell’area Euro. È, dunque, uno strumento che permette di mettere al riparo l’investimento dall’aumento dei prezzi, perché sia il capitale sia le cedole semestrali saranno rivalutate a seconda dell’inflazione. Se paragonato il nuovo BTp€i con quello di simile durata (con scadenza al 15 maggio 2051 e codice ISIN IT0005436701), si nota come il rendimento reale sia di circa il 2,30%.

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