Continuano i dubbi sul Regime forfettario e l’obbligo della fatturazione elettronica. Si attende il via dall’Europa sulla fattura elettronica per tutti.
Al momento la fattura elettronica per i possessori della partita IVA in regime forfettario non è obbligatoria, anche se molti contribuenti si sono adeguati, trovando il sistema facile e sicuro. Comunque la situazione è solo momentanea, infatti, il Governo è in attesa del lasciapassare dall’Europa per estendere l’obbligo a tutti i possessori di partita IVA, quindi, anche per i forfettari.
Ricordiamo che le partite IVA possono accedere al regime forfettario se la soglia dei ricavi non supera i 65.000 euro. Questo permette di applicare un’aliquota agevolata al 15%, quindi, la platea degli interessati alla fattura elettronica è molto ampia.
Con la fattura elettronica si rende trasparente un sistema sommerso della fatturazione “agevolata”. Infatti, la fatturazione elettronica fa parte del pacchetto delle semplificazioni con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale
Regime forfettario oggi e fattura elettronica
La normativa oggi non prevede la fattura elettronica per le partite IVA che hanno aderito al regime forfettario e per altre categorie in cui rientrano: le società sportive e associazioni dilettantistiche, i piccoli agricoltori e le prestazioni rese da infermieri, medici nei confronti dei privati.
Anche se non è obbligatorio, molti titolari di partita IVA in regime forfettario hanno aderito alla fatturazione elettronica, perché permette una facile compilazione e conservazione dei dati. Inoltre, per chi si converte alla fatturazione elettronica, è stato predisposto un sistema creato adeguato per consentire le varie agevolazioni.
La fatturazione elettronica permette la conservazione dei documenti e il processo automatico di contabilizzazione dei dati con un margine ridotto di errori. Inoltre, predispone una maggiore efficienza nei rapporti commerciali tra fornitori e clienti.
Il modello di fattura in regime forfettario è molto semplice, in quanto i compensi o le prestazioni, non sono soggetti a ritenuta d’acconto. È previsto il bollo di due euro nel caso in cui l’importo fatturato supera i 77,47 euro.
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Inoltre, coloro che sono in regime forfettario hanno una riduzione dei contributi INPS e non addebitano l’IVA in fattura ai propri clienti, quindi, sono esonerati da tutti gli adempimenti legati all’Imposta sul Valore Aggiunto.
Precisiamo che le partite IVA minori non sono esonerate dall’obbligo dello scontrino fiscale.