Nessun pignoramento per le pensioni di importo fino a 1000 euro. L’emendamento è contenuto nel Decreto Aiuti Bis del Governo italiano varato in questi giorni.
I pensionati italiani che ricevono un assegno mensile fino a 1000 euro non vedranno il rischio di incorrere in un pignoramento. Lo ha stabilito proprio in queste ore il nuovo Decreto Aiuti, adottato per dare un ulteriore sostegno economico alle famiglie e alle imprese che mese dopo mese devono affrontare l’impennata dei prezzi e faticano a pagare le bollette.
Tra le tante misure del Decreto, una si rivela significativa ed importante per la categoria dei pensionati: è stato infatti fissato il tetto di 1000 euro per le pensioni, che non possono essere pignorate.
Fino ad oggi la cifra era di una volta e mezza quello dell’assegno sociale mentre ora il limite passa a due volte. Da qui l’impossibilità di avviare il pignoramento se l’assegno pensionistico non supera i 1000 euro mensili.
Ad essere modificato è stato l’art 545 del Codice Civile che appunto prevedeva la possibilità del pignoramento per assegni di quiescenza, pensioni o indennità per l’ammontare uguale all’importo massimo mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà.
Le nuove modifiche prevedono invece un limite di impignorabilità che sale al doppio della misura massima mensile, con il minimo pari a 1000 euro.
Ricordiamo che l’assegno sociale nel 2022 corrisponde ad una cifra mensile pari a 468,28 euro che prima dell’attuale modifica garantiva il minimo vitale a 702,42 euro (valore ottenuto moltiplicando 468,28 per 1,5). Con il nuovo emendamento si passa ad un minimo di 1000 euro, visto che comunque il doppio dell’assegno ottenuto moltiplicando 468,28 per 2 è pari a 936,56 euro, importo inferiore al limite sopra considerato.