Per il 2023 sono previste novità condono edilizio. Oggi scopriremo in quale caso è previsto l’annullamento della pena nell’ambito edilizio.
Tramite il condono edilizio viene messo in atto un provvedimento legislativo, che permette di annullare una pena legata al mondo edilizio. Si tratta dunque di un provvedimento statale che permette al cittadino di regolarizzare la sua posizione.
Il condono potrebbe essere paragonato ad una sorta di grazia che lo Stato emette nei confronti di alcune persone, che rispondono a specifiche condizioni. In sostanza, grazie al condono è possibile ottenere una speciale sanatoria in merito agli abusi edilizi.
Nello specifico si tratta di una legge che lo Stato emette e, tramite la quale, permette ai cittadini di regolarizzare la propria posizione segnalando spontaneamente alle autorità competenti la propria situazione illecita. In questo modo, il cittadino può ottenere un’agevolazione e mettersi in regola.
Novità condono edilizio: come funziona l’annullamento della pena
Dunque, il condono edilizio è una procedura che permette di regolarizzare la propria posizione illecita. Per accedere a questa possibilità è necessario attendere il provvedimento di legge che lo consente. Generalmente nel provvedimento sono indicate le caratteristiche che permettono al cittadino di accedere a tale opportunità.
Qualora il cittadino abbia commesso un illecito edilizio che rientra nelle opzioni di condono egli ha la possibilità di autodenunciarsi presso le autorità competenti, pagando una sanzione amministrativa e regolarizzando la propria posizione.
Grazie al condono il cittadino pone fine ad una situazione di illegalità. Tuttavia, l’anomalia edilizia non viene cancellata. Inoltre, la Cassazione si è espressa affermando che il condono edilizio regolarizza solo la condizione amministrativa penale e fiscale del cittadino. Esso non incide in alcun modo sui rapporti tra i privati.
Le novità approvate nel 2022
Il 2022 ha portato con sé delle novità in merito al condono edilizio. In particolare, il Consiglio di Stato ha deciso che il condono non può essere riconosciuto quando nella denuncia di abuso è presente un vincolo che riguarda l’aspetto abitativo.
Inoltre, è stato stabilito anche che non è possibile riconoscere il condono edilizio per gli abusi che riguardano immobili costruiti in aree caratterizzate da difficoltà ambientali. In quest’ultimo caso, dunque, il condono è accessibile solo per:
- Le costruzioni realizzate prima dell’imposizione del vincolo;
- Le costruzioni realizzate senza titolo edilizio, ma che rispettano le prescrizioni urbanistiche;
- Opere con concessione dell’autorità;
- I lavori minori che non comportano un aumento della superficie dell’immobile.
Un’altra importante novità riguarda gli abusi edilizi considerati tenui. In tal caso, la legge si riferisce a illeciti caratterizzati da occasionalità o da un danno limitato.
Resta fermo che, in caso di abuso edilizio, la responsabilità ricade tanto sui costruttori quanto sui proprietari del bene.