Notifiche degli atti: arrivano via PEC e la novità coinvolge anche chi non è obbligato ad averla

Cambiano le regole per quanto riguarda la trasmissione degli atti notarili attraverso la Posta Elettronica Certificata.

Ci sono soggetti che hanno l’obbligo di aprire una casella di posta elettronica certificata e a loro l’Agenzia delle Entrate potrà notificare gli atti via mail, ma ci sono anche quelli che potrebbero attivarla senza averne l’obbligo.

uomo di fronte a pc e scritta su busta posta certificata
Notifiche degli atti: arrivano via PEC e la novità coinvolge anche chi non è obbligato ad averla – trading.it

La PEC  è un sistema di posta elettronica che permette di inviare e ricevere documenti con valore legale. È come una raccomandata con ricevuta di ritorno. L’Agenzia delle entrate-Riscossione può notificare gli atti attraverso la posta elettronica certificata a tutti quei soggetti obbligati ad averne una, ma anche a chi ne fa richiesta. Questa modalità è ormai la più utilizzata per trasmettere e ricevere documenti che abbiano bisogno di valore legale. Certificato, appunto.

L’Agenzia delle entrate può per legge notificare gli atti via Pec a tutti coloro siano obbligati ad avere la posta elettronica certificata, come le imprese individuali o società, professionisti iscritti in albi o elenchi con indirizzo presente ufficialmente sull’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (Ini-Pec).

Notifiche degli atti: perché la Pec è la scelta migliore

pila di atti notarili
Notifiche degli atti: perché la Pec è la scelta migliore – trading.it

Le categorie di cui sopra sono obbligate per legge ad avere la Pec, tuttavia anche chi non ha questo obbligo può utilizzarla, basta richiederla nell’aerea riservata del sito dell’Agenzia: lì potrai eleggere un “domicilio digitale” per il recapito di atti, avvisi e corrispondenza varia.

Rispetto alla raccomandata con ricevuta di ritorno, la notifica tramite Pec presenta vari vantaggi, a cominciare dalla certificazione precisa della data di trasmissione dell’atto e della ricezione da parte del suo destinatario. Avrai dunque tutto sotto controllo, a prova di qualsiasi tipo di richiesta. Chiunque abbia attiva una Pec, dovrà assicurarsi che la stessa sia sempre attiva e consultarla frequentemente e come nelle mail tradizionali, controllare che la casella non risulti piena e dunque non riesca a ricevere nuovi messaggi. Se la casella risulta valida ma piena, l’Agenzia delle entrate effettua un secondo invio tramite Pec e se anche questo non risulta arrivato al destinatario, Agenzia delle entrate-Riscossione provvede al deposito telematico dell’atto nell’area riservata del portale gestito da InfoCamere.

Da qui, dopo quindici giorni viene inviata al destinatario una raccomandata senza avviso di ricevimento come informativa dell’avvenuta notifica, mediante deposito telematico e senza procedere ad ulteriori adempimenti.

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