Niente aumenti nelle buste paga di questi mesi, ma arriverà il conguaglio: tutto ciò che c’è da sapere al riguardo per non farsi trovare impreparati
In questi mesi molte famiglie italiane hanno dovuto affrontare un aumento significativo del costo della vita. Le bollette energetiche sono salite alle stelle, i prezzi dei beni di prima necessità continuano a crescere e le spese quotidiane sembrano non finire mai. In questo contesto, gli stipendi, sia nel settore pubblico che in quello privato, spesso non riescono a tenere il passo con l’inflazione.
Cosa comporta tutto ciò? Molti lavoratori si trovano a fare i conti con buste paga che a malapena coprono le spese essenziali come l’affitto e la spesa alimentare. Tra privato e pubblico c’è una linea sottile: nel privato il rapporto è a tu-per-tu con il ceo dell’azienda, nel pubblico invece si dipende dalle direttive statali.
In quest’ultimo caso, a partire da gennaio 2025, la Legge di Bilancio ha introdotto un nuovo meccanismo di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, proprio con l’obiettivo di aumentare il loro potere d’acquisto eroso dalla crescita dei prezzi che ha interessato tutti i settori, in particolar modo l’alimentare e l’energetico. Tuttavia, molti dipendenti pubblici hanno riscontrato l’assenza dell’importo previsto di 83,33 euro mensili nelle loro buste paga di questi mesi. È quindi importante spiegare nel dettaglio cosa è accaduto.
Facendo un passo indietro, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una detrazione fiscale di 1.000 euro annui per i lavoratori con un reddito imponibile compreso tra 20.001 e 35.000 euro, suddivisa in 12 rate mensili da 83,33 euro. Ma dove sono questi soldi? Se non li avete visti in aggiunta al vostro stipendio c’è un motivo: effettivamente da gennaio non sono mai arrivati, e la cattiva notizia è che non lo faranno neanche per marzo. La buona notizia è che quel denaro non è perso, ma verrà recuperato in un’unica rata.
In questo scenario complesso, la notizia positiva arriva per molti lavoratori ad aprile 2025. Il prossimo mese è infatti previsto definitivamente il conguaglio fiscale. Ma cos’è esattamente il conguaglio fiscale? Si tratta di un ricalcolo delle imposte dovute, effettuato annualmente dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale, per verificare se durante l’anno precedente sono state trattenute più o meno tasse del dovuto. Se si è pagato più del necessario, si ha diritto a un rimborso; viceversa, se si è pagato meno, si dovrà restituire la differenza.
Per l’anno fiscale 2024, molti lavoratori hanno diritto a un conguaglio positivo che supera i 300 euro. Questo importo deriva principalmente dalle nuove misure sul cuneo fiscale introdotte dal governo per il 2025, che hanno previsto meno tasse ma che non sono state applicate in questi mesi. Riducendo il cuneo, si aumenta il netto. Il netto che sarebbe dovuto arrivare in questi mesi in busta paga, arriverà negli arretrati.
Per assicurarsi di ricevere correttamente il conguaglio, è fondamentale controllare attentamente la busta paga di aprile 2025. Ecco alcuni passaggi da seguire:
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