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Nomade digitale: perché se lavori nella finanza dovresti trasferirti Spagna

La Spagna e le sue isole sono tra le mete più ambite da chi è nomade digitale e che qui trova spazi e servizi per svolgere al meglio la prorpia professione.

Stai pensando di lavorare in smartworking e trasferirti all’estero? Allora prendi in considerazione la Spagna e i suoi tanti luoghi in cui puoi lavorare e vivere un’esperienza altamente appagante.

Chi vuole intraprendere una nuova vita all’estero, scegliendo di spostarsi in un paese non troppo lontano dall’Italia e con usi e costumi molto simili ai nostri, non può non considerare la Spagna. La penisola iberica è da sempre una delle destinazioni più gettonate dagli expats che in genere si trasferiscono nelle grandi città spagnole, a partire da Barcellona e Madrid. Ma la Spagna è anche molto altro come vedremo in questo articolo.

A seconda della località cambiano anche di molto il costo della vita, le opportunità in ambito lavorativo e soprattutto la possibilità di lavorare da remoto. Chi decide di emigrare negli ultimi anni punta ad una professione da nomade digitale, che può gestire in smart working.

La Spagna in questo senso offre moltissime opzioni, dalle località costiere del sud, anche quelle oltre lo Stretto di Gibilterra, a quelle meno conosciute del nord fino alle isole, Canarie su tutte, vero paradiso in grande espansione per il lavoro a distanza.

Lavorare in Spagna: i documenti richiesti

Vivere e lavorare in Spagna presuppone il possesso di alcuni documenti obbligatori per legge. Innanzitutto bisogna avere il documento di empadroniamento ovvero l’iscrizione all’anagrafe che consente di accedere all’assistenza sanitaria, ottenere aiuti sociali, il rimborso delle tasse ed anche di iscriversi all’università.

Si richiede presso il comune di residenza. I cittadini stranieri che si trovano in Spagna hanno bisogno anche del NIE, Número de Identidad de Extranjero, il documento di identificazione personale che equivale al nostro codice fiscale.

E’ fondamentale possederlo perché serve per affittare una casa, lavorare ma anche per attivare una connessione internet o per aprire un conto bancario. Si richiede presso una stazione di polizia e può essere provvisorio o definitivo.

Un altro documento dal quale non si può prescindere se si vive in Spagna è il foglio di Seguridad Social. Assomiglia molto alle funzioni che assolve l’INPS da noi, in quanto è necessario ai fini contributivi, per avere un medico di famiglia e partecipare ai concorsi pubblici. Si richiede alla Tesoreria General de la Seguridad e nel caso si lavori come dipendenti è il datore di lavoro a farne richiesta. La burocrazia spagnola non è molto più snella della nostra e per ottenere il permesso di lavoro bisogna possedere un contratto della durata minima di 6 mesi mentre per ottenere il permesso di residenza è necessario avere un regolare contratto di affitto.

Lavorare da nomade digitale in Spagna

Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e sono sempre di più le persone che scelgono lo smart working. Lavorare a distanza si può fare da ogni dove, quindi per svolgere delle mansioni online la vita del nomade digitale è perfetta.

La Spagna sotto questo punto di vista è molto allettante, sia nelle regioni continentali che nelle sue tante isole. Sono molte le mete che più si prestano a attività che si possono svolgere sfruttando la rete, da Barcellona a Valencia fino a Tarifa, Tenerife Gran Canaria. Ed è proprio su queste località che vogliamo soffermarci, tra le migliori attualmente per chi vuole pratica una professione da freelance. Tarifa si trova nella regione autonoma dell’Andalusia ed è il comune più a sud dell’Europa continentale. Chi ha un lavoro indipendente lo può esercitare in totale tranquillità di fronte alle bellissime spiagge e in mezzo a una natura avvolgente.

Specialmente nella bassa stagione il luogo si rivela molto economico, ideale per lavorare e per vivere in pieno relax. Anche le isole delle Canarie negli ultimi anni hanno visto crescere il numero dei nomadi digitali, in particolare Gran Canaria e Tenerife. A Gran Canaria si sono sviluppate moltissime startup e tanti coworking, in particolare nella capitale Las Palmas.

Tenerife tra le mete più richieste

A Tenerife cresce di anno in anno il numero di nomadi digitali tanto che l’isola si piazza in ottima posizione nella Nomad List che ogni anno viene aggiornata e riguarda oltre mille posti nel mondo che per vari fattori hanno i requisiti migliori per chi vuole lavorare a distanza.

Analizzando velocità di connessione, costo della vita, qualità dell’aria e del tempo libero ma anche sicurezza, clima e temperatura Tenerife risulta una delle mete più cool. Le grandi comunità di nomadi digitali si trovano sia nella parte sud a Playa Las Americas/Los Cristianos sia al nord a Santa Cruz de Tenerife.  Anche altre isole delle Canarie sembrano essere vocate al lavoro a distanza: sono luoghi attraenti per lo smartworking l’area di Corralejo a Fuerteventura e Lanzarote, isola particolarmente suggestiva dal punto di vista paesaggistico e molto tranquilla.

Meno buona al momento la connessione internet nelle piccole isole dell’arcipelago, La Gomera, Hierro e La Palma.

Costo della vita e tassazione

In Spagna il costo della vita è più basso rispetto all’Italia e anche il regime fiscale prevede una tassazione inferiore. E’ quindi chiaro che beni e servizi hanno costi ridotti rispetto ai nostri ma va anche detto che spesso gli stipendi non sono tanto elevati e spesso non sono adeguati al costo della vita.

Inoltre non si può generalizzare ma bisogna fare dei distinguo molto precisi a seconda delle località in cui si decide di vivere.

Tutte le grandi città come la capitale Madrid e Barcellona ma anche Bilbao, San Sebastian e Mallorca sono decisamente più care rispetto ai centri più piccoli. Una delle città in cui si vive meglio e dove il costo della vita è molto basso è Valencia, senza contare ovviamente le isole Canarie dove vige un regime fiscale molto vantaggioso.

Va però detto che molte professioni hanno maggiori sbocchi occupazionali in determinate regioni e meno in altre per cui, quando si decide di trasferirsi, occorre considerare anche le opportunità lavorative di ogni città, e non fermarsi soltanto al costo della vita che naturalmente non è sufficiente a stabilire dove trascorrere il proprio futuro.

I lavori più richiesti in Spagna per un nomade digitale

Tra i lavori più richiesti in Spagna troviamo quelli nell’ambito delle energie rinnovabili, nel settore dell’IT, nelle telecomunicazioni ma anche nei settori farmaceutico, dei trasporti, del turismo e del terziario in generale. Una strada percorribile, che può portare buone soddisfazioni, è quella di aprire una propria attività, visto che la pressione fiscale in Spagna è decisamente più bassa rispetto a quella italiana.

Per trovare lavoro in Spagna esistono diversi canali, indipendentemente dalla qualifica professionale che si possiede, ai quali far pervenire il proprio CV. Esistono siti che fanno incontrare domanda ed offerta di lavoro a livello internazionale come Monster o LinkedIn ma anche molti altri portali generalisti come Adecco.es, Trabajos.com, Tecnoempleo.com, Recursoshumanos.et.

E poi ci sono le agenzie di collocamento, il servizio informagiovani www.injuve.es ed anche l’EURES, una rete europea collaudata che mette in relazione chi cerca e chi offre lavoro.

Michele L

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