Il colosso dell’abbigliamento sportivo sta avendo ultimamente delle difficoltà nel riuscire a vendere i suoi prodotti, l’azionario comincia a sussultare.
La multinazionale americana presente sul mercato azionario dagli anni ’80, ha sempre avuto sul lungo periodo una tendenza rialzista, che ha trovato il suo apice nei prezzi attuali a 137 dollari. Tuttavia qualcosa ultimamente sembra avere ostacolato ripetutamente l’incremento dei prezzi, che hanno segnato a partire da gennaio 2021 fino al 16 marzo di quest’anno, quattro massimi intorno ai 145 dollari, oltre i quali non hanno più trovato acquirenti, con un prezzo che è stato respinto fino a perdere l’11%.
L’azienda si è trovata in quest’ultimo anno in una situazione quasi paradossale, rispetto a uno scenario internazionale che vedeva crollare la domanda in quasi tutti i settori produttivi, Nike pur mantenendo un record positivo, ha avuto dei problemi,non riuscendo a produrre e distribuire i propri prodotti.
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Nike è uno di quei giganti dell’abbigliamento sportivo che ha pesantemente delocalizzato la sua produzione, dalla Cina degli anni 2000 si è lentamente spostata tra il 2009 e il 2012 verso il Vietnam. Ed è appunto a causa della necessità di trasportare alcune delle materie prime nonché i prodotti finiti tra il territorio americano e l’Asia, che ha causato dei ritardi all’intera filiera produttiva.
Il CEO John Donahoe sembra comunque voler rassicurare gli animi, dicendosi positivo rispetto alla capacità della società quotata al NYSE, di sopperire alla carenza di container nei porti americani e quindi ai ritardi delle consegne.
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I problemi legati alle difficoltà di spedizione sono iniziati verso la fine dello scorso dicembre, con una riduzione delle merci disponibili per gli acquirenti di almeno il 20%. Tuttavia il suo prezzo sembra ancora poter sostenere le oscillazioni ed è stato supportato in questi mesi dalla capacità dell’azienda di distribuire i suoi prodotti per mezzo dell’e-commerce, con le vendite online che sono aumentate del 59%, compensando così in larga parte le difficoltà di distribuzione nei negozi fisici.
Il prezzo medio delle sue azioni che si aggira intorno ai 137 dollari, oscillano attualmente in un range di prezzo tra i 130dollari e i 145 dollari. Tuttavia questo non deve far dimenticare come nel tempo il suo rendimento, se considerato sul lungo termine, abbia sempre soddisfatto le aspettative di chi ad esempio ha scelto di lasciare le investite le sue azioni, con inversioni della tendenza rialzista che hanno portato a deprezzamenti mai superiori al 20% e dilatati nell’arco di diversi mesi, per poi essere riassorbiti dal mercato toro. Per avere un termine di paragone, se qualcuno avesse investito in azioni Nike a gennaio 2010 avrebbe oggi incrementato il suo capitale più dell’850%.
Le informazioni presenti in questo articolo non sono da intendersi come un invito all’investimento né alla speculazione
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