Dopo il primo declino di abbonati dall’ottobre 2011, Netflix corre ai ripari e si appresta a una soluzione per blindare il suo servizio streaming video.
L’attività di Netflix ha sollevato dubbi tra gli investitori sul suo futuro e su quello dei suoi rivali.
Tra gennaio e marzo la società ha dichiarato di aver perso 200.000 abbonati contro una stima di una crescita di 2,5 milioni di nuove sottoscrizioni. Dall’inizio dell’anno, Netflix ha perso più del 62% della sua capitalizzazione, che ora è di circa 100 miliardi di dollari. Nel primo trimestre l’azienda di Los Gatos ha dovuto fare i conti anche la chiusura delle attività in Russia che ha sottratto improvvisamente all’azienda 700.000 abbonati.
Tra i problemi più importanti che hanno causato la progressiva perdita di abbonamenti, oltre la concorrenza di servizi come Disney Plus e Amazon Prime Video, il fenomeno della condivisione degli account tra più persone.
Per questo Netflix prepara una stretta sul password sharing. La condivisione delle credenziali di accesso è diventata una pratica abituale tra amici e conoscenti. Secondo il pioniere dello streaming sono oltre 100 milioni gli utenti non paganti che attualmente utilizzano i suoi servizi. Tra i modi per incrementare i ricavi che sarà tra i prossimi correttivi dell’azienda, c’è anche quello di introdurre la pubblicità all’interno dei suoi contenuti video.
Le modifiche di Netflix, la stretta sul password sharing e i possibili effetti imprevisti
La razionalizzazione dei servizi di Netflix può tuttavia avere effetti collaterali imprevisti. Secondo una ricerca di Time2Play, citata dalla Cnbc, l’80% degli utenti abbonati negli Stati Uniti non sarebbero disposti a pagare nel caso di un’effettiva stretta sul password sharing.
Negli anni Netflix ha in più occasioni aumentato il prezzo degli abbonamenti con un prezzo attuale che in Italia arriva fino ai 17,99 euro. Oggi la strategia di Netflix sarebbe quella di chiedere un extra, intorno al 15% per chi desidera condividere il suo account. Oltre questo la società ha intenzione di colpire gli account a cui sono associati abusi seriali con il login da troppi dispositivi e Ip differenti.
Netflix è stata colpita oggi dalla sua stessa strategia di mercato, rivalutata alla luce delle dell’evoluzione del mercato da lei stessa creato. Netflix che oggi vanta comunque quasi 222 milioni di abbonati a livello globale, è diventata popolare proprio grazie all’accesso quasi gratuito dei suoi contenuti. Nel 2017, infatti, sul suo account di Twitter Netflix scriveva: “Amore è condividere una password”.