Sono stati sei mesi terribili per le azioni Netflix crollate di circa il 70%. I mutamenti del mercato hanno reso vulnerabile la nota società influendo sulla sua offerta cinematografica.
Netflix ha recentemente rivelato di aver perso abbonati per la prima volta in un decennio, segnalando così il suo limite nell’aumentare i profitti sulla base di questa variabile.
Durante l’ultima trimestrale la società ha annunciato un calo inaspettato degli abbonati controvertendo le aspettative di crescita con una perdita di 200.000 sottoscrizioni. Data l’attuale situazione macroeconomica e geopolitica è difficile intravedere quali saranno gli sviluppi della piattaforma.
Se tre anni fa, Netflix non aveva una vera concorrenza su larga scala, sono molte oggi le alternative in grado di attingere al settore digitale e conquistare la loro quota di mercato. Per fare fronte ai recenti problemi economici l’azienda che conta oggi circa 222 milioni di abbonati ha annunciato di aver cancellato lo sviluppo di “Pearl”, una serie animata creata da Meghan Markle. La decisione sembra essere figlia della necessità di tagliare i costi dopo che la società ha dovuto chiudere un primo trimestre deludente.
Netflix cerca nuovi abbonati e taglia i costi, ma gli esiti dei suoi sforzi rimangono piuttosto incerti
La società ha dichiarato che continuerà il suo lavoro nel sviluppare una progetti che riguarderanno: documentari, serie, lungometraggi, spettacoli con sceneggiatura e programmazione per bambini. Tuttavia gli esiti dei suoi sforzi dipenderanno dalla sua capacità di arginare il fenomeno degli account condivisi. In questo modo sarà possibile recuperare gli introiti sommersi dei circa 100 milioni di utenti non paganti che attualmente utilizzano i suoi servizi.
Anche per questo gli investimenti nello sviluppo di nuovi prodotti saranno temporaneamente ridotti. La cancellazione di “Pearl” arriva dopo che Netflix ha riferito di aver licenziato un numero imprecisato di dipendenti. Il CFO di Netflix Spencer Neumann ha detto che la società deve far rientrare alcune delle sue spese. Tra queste in particolare quelle per film e spettacoli televisivi compensando così la crescita della società.