NASPI da gennaio 2022: più soldi e tantissime novità, lo dice l’INPS

L’INPS comunica le novità apportate all’indennità di disoccupazione NASPI da gennaio 2022 considerando anche un ampliamento della platea dei beneficiari.

La NASPI cambia volto e lo annuncia l’INPS sui social evidenziando tutte le modifiche apportate in favore dei lavoratori che perdono involontariamente il posto di lavoro. Inoltre, ampliata la platea dei beneficiari includendo anche gli operai agricoli a tempo determinato.

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NASPI da gennaio 2022: più soldi e tantissime novità

La Legge di Bilanci 2022 ha introdotto importanti novità per la NASPI, in materia di semplificazione e alleggerimento dei requisiti per la prestazione economica dal primo gennaio 2022. Tra le novità spicca l’eliminazione del requisito delle trenta giornate di effettivo lavoro nei dodici mesi che recedono l’inizio del periodo di disoccupazione. Ma le novità su questa misura sono tante analizziamole nel dettaglio.

Attenzione, perde la NASPI chi non invia questa comunicazione entro il 31 gennaio

NASPI da gennaio 2022: più soldi e tantissime novità

La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) consiste in un’indennità di disoccupazione erogata mensilmente dall’INPS, quando si manifestano eventi di perdita di lavoro involontaria.

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Questa prestazione economica spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato coloro che hanno perduto involontariamente il posto di lavoro. Inoltre, sono compresi anche gli apprendisti, il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dipendenti a tempo determinato della Pubblica Amministrazione, soci lavoratori di cooperative con contratto di lavoro subordinato.

Dal primo gennaio 2022, è ampliata la platea dei beneficiari, infatti, la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo determinato (OTI) delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricolo e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci. Inoltre, le cooperative dovranno versare la contribuzione per il finanziamento NASPI attraverso la denuncia UNIEMENS che l’INPS ha provveduto ad aggiornare per i nuovi beneficiari.

Da gennaio 2022 slittano le riduzioni

Per coloro che percepiranno la NASPI dal primo gennaio 2022, riceveranno più soldi con lo slittamento della riduzione. Precisiamo che la prestazione è pari al 75% della retribuzione media percepita dal lavoratore ai fini previdenziali negli ultimi quattro anni. La prestazione è corrisposta fino ad un massimo di  ventiquattro mesi e con una riduzione dell’importo del 3% dal quarto mese.

La novità in vigore dal primo gennaio 2022 prevede la riduzione degli importi del 3% si applicherà dal primo giorno del sesto mese di fruizione e non più dal quarto mese. Inoltre, per i beneficiari della NASPI che abbiano compiuto 55 anni di età, la riduzione decorrerà dall’ottavo mese.

Stato di disoccupazione e DID

L’indennità di disoccupazione è riconosciuta ai lavoratori ai lavoratori che si trovano in “stato di disoccupazione“. Nello specifico, coloro che hanno perduto involontariamente il lavoro e  presentato la dichiarazione di immediata disponibilità (DID) al centro per l’impiego di appartenenza. Infatti, nei 15 giorni successivi alla domanda della prestazione economica, il richiedente deve recarsi presso il centro per l’impiego per la stipula del patto di servizio.

Lo stato di disoccupazione deve essere involontario, sono esclusi dalla prestazione i disoccupati che non hanno mai lavorato. Sono esclusi anche coloro che hanno cessato il rapporto di lavoro a seguito dimissioni volontarie. Tuttavia, ci sono delle eccezioni che permettono di fruire della NASPI, e riguardano le dimissioni per giusta causa, riconducibili al lavoratore ma indotte dai comportamenti del datore di lavoro. Oppure Dimissioni intervenute per periodo di tutela della maternità, licenziamento disciplinare, licenziamento per accettazione dell’offerta di conciliazione, risoluzione del contratto per rifiuto al trasferimento.

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