Grande attenzione sui requisiti per quanto riguarda la richiesta alla Naspi: ecco di seguito alcuni dettagli e cosa sapere in merito
È un tema che desta grande attenzione, la Naspi, in particolar modo rispetto ai requisiti: l’approvazione del nuovo Decreto Sostegni del Governo Draghi li hai rivisti in tal senso eliminando il requisito di almeno trenta giornate di lavoro effettivo prestato negli ultimi dodici mesi, gli altri invece non cambiano. Ma ecco i dettagli.
A spiegarlo nel proprio approfondimento è Business Online il quale si sofferma proprio sulle modifiche apportate dal Decreto Sostegni in merito ai requisiti legati alla richiesta della indennità di disoccupazione, una revisione delle condizioni circa l’accesso decisa in virtù della crisi occupazione causata dalla pandemia.
In tal senso si legge, in riferimento a quanto approvato, della cancellazione del requisito inerente l’aver effettuato almeno trenta giornate di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi. Viene spiegato che si tratta di una condizione eliminata tenendo conto della difficoltà del periodo inerenti l’ambito occupazionale, che con l’arrivo della crisi inerente la pandemia ha portato molti ad essere impiegati in lavori precari o saltuari. Dunque, potrebbe essere difficile soddisfare – viene spiegato ancora – il requisito delle 30 giornate suddetto.
Viene precisato da Business Online che si tratta di una sospensione temporaneamente valida sino al trentuno dicembre 2022, e dunque coloro che dovessero presentar richiesta di Naspi dal primo gennaio 2022, dovranno nuovamente soddisfare il requisito delle 30 giornate di lavoro prestata nei dodici mesi precedenti la richiesta stessa.
Tema di gran rilevanza e che può essere approfondito in diversi aspetti, la Naspi: in quali casi si potrebbe perdere il diritto a beneficiarne; oppure ancora, ad esempio Naspi da chiedere in un’unica soluzione, come calcolare l’importo.
Un altro tema che può destare interesse riguardante la Naspi, e che magari non tutti sanno, si lega a quando questa sia terminata, ovvero qualora si fosse raggiunta la durata massima della Naspi e e ci si trovasse ancora in stato di disoccupazione.
In tal senso una possibilità, ovviamente nel rispetto dei requisiti e delle condizioni previste, potrebbe essere il Reddito di Cittadinanza.
In merito invece al tema in oggetto, come viene spiegato da Business Online, gli altri requisiti ai fini della richiesta della Naspi per la disoccupazione non cambiano, e questi sono: essere in totale stato di disoccupazione involontaria, o per licenziamento o dimissioni per giusta causa; aver maturato almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni prima del licenziamento; presentazione della DID, Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro, al centro per l’impiego; adesione ai programmi di ricerca attiva di un nuovo lavoro oppure iscrizione a corsi di formazione o specializzazione professionale.
Per quel che concerne importi e modalità di calcolo, non cambiano e dunque l’importo resta del 75% della retribuzione mensile media percepita dal lavoratore, e si riduce del tre per cento ciascun mese a partire dal 4°. Importo massimo naspi percepibile è di 1.335,40 euro lordi, si legge.
Questi, alcuni dettagli in merito. Al di là di tutto è bene, opportuno ed importante che ciascuno approfondisca il tema in oggetto e i vari aspetti, dettagli, condizioni e requisiti legati alla tematica, anche tramite un confronto con esperti del campo e professionisti del settore. Sul sito INPS, FAQ Domande frequenti sulla Naspi, vi sono riportati diversi e approfonditi dettagli inerenti la misura.
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