Naspi, può essere sospesa ma si può anche accedere per riattivarla: tutto ciò che è importante sapere per muoversi al meglio.
Si chiama Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI), ed è una indennità che i lavoratori dipendenti possono percepire, nel caso in cui perdano il loro impiego.
Nella vita, purtroppo, può accadere di tutto, e inaspettatamente, per varie cause, anche il lavoro che sembra essere più sicuro, si rivela l’opposto. E a volte, si finisce per essere licenziati. Cosa fare in questi contesti? Per quanto concerne i lavoratori dipendenti, c’è la Naspi, per l’appunto, che supporta il lavoratore disoccupato, nel periodo in cui non lavora e deve cercare un nuovo impiego.
L’indennità si percepisce mensilmente, a partire dall’ottavo giorno che succede alla data in cui è terminato il rapporto lavorativo. Si corrisponde per un tot di settimane che corrispondono alla metà delle settimane contributive degli ultimi 4 anni.
Può accadere, però, che mentre si percepisce la Naspi, il lavoratore trovi un nuovo posto di lavoro. Che cosa succede in questi casi? Scopriamo con esattezza che cosa può accadere.
Naspi, può essere sospesa e riattivata: le varie casistiche
Se il lavoratore disoccupato riesce a trovare un nuovo impiego, la Naspi termina.
Questo nuovo impiego deve essere a tempo indeterminato, e il reddito superiore a 8.174 euro annui. In altri casi, invece, la Naspi viene sospesa, e potrebbe essere riattivata. Per esempio, se un lavoratore che percepisce la Naspi viene preso con un contratto di 3 mesi, non percepirà l’indennità in quei tre mesi, ed essa riprenderà al termine dell’impiego a tempo determinato.
Se il reddito che proviene dal nuovo impiego dura meno di 6 mesi, e non oltrepassa 8.174 euro annui, o 5.500 in caso di lavoratori autonomi, la Naspi non è sospesa, ma ridotta fino all’80%.
Per quanto concerne invece la riattivazione della Naspi, essa è riattivata una volta che il lavoratore è di nuovo disoccupato. Questa riattivazione è automatica, non c’è alcun bisogno di fare istanze, perché l’Inps sa quando cominciano e terminano rapporti di lavoro instaurati nel periodo in cui si fruisce della Naspi.
Se la Naspi non arriva in automatico una volta tornati disoccupati, sarebbe opportuno dare uno sguardo al sito MyInps, in area apposita, per controllare lo stato dei pagamenti, oppure recarsi all’INPS per avere delucidazioni.
Se la Naspi decade per aver trovato lavoro che dura più di 6 mesi o a tempo indeterminato, e in seguito si viene licenziati, bisognerà fare nuova domanda entro 68 giorni da quanto è terminata l’attività lavorativa.