NASpI: bisogna effettuare queste 6 comunicazioni “obbligatorie per tutti”

Sembra paradossale ma spesso la Naspi è più facile ottenerla che mantenerla. Attenzione a non commettere questi gravi errori.

L’indennità di disoccupazione è un diritto per i lavoratori che hanno perso il lavoro, ma bisogna fare attenzione anche ai doveri, che spesso vengono tralasciati: sarebbe una pessima scelta, attenzione a questi documenti.

uomo preoccupato con mano nella testa e foglio nell'altra più scritta naspi
NASpI: bisogna effettuare queste 6 comunicazioni “obbligatorie per tutti” – trading.it

Dal sito Inps: la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, erogata in relazione a eventi di disoccupazione involontaria verificatisi a partire dal 1° maggio 2015. Spetta dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro e viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

Un diritto per chi ha perso il lavoro, dicevamo. Ma i beneficiari della Naspi hanno anche degli obblighi, ovvero comunicazioni da trasmettere all’Inps in determinate situazioni che andremo a scoprire.

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Rischi di perdere l’indennità di disoccupazione se non comunichi queste variazioni – trading.it

Chi usufruisce della NASpI ha l’obbligo di comunicare ogni tipo di variazione all’Inps che possa incidere sulla durata della prestazione. E deve avvenire attraverso il servizio “NASpI-Com: invio comunicazione”. In caso di iscrizione alla Gestione Separata, sarà da dichiarare ogni anno il reddito che si prevede di trarre dall’attività anche se non esistono più da molto tempo contratti di collaborazione, perché l’iscrizione alla Gestione Separata non si può cancellare, si dichiarerà zero. I lavoratori autonomi iscritti a una delle gestioni artigiani/commercianti, CD/CM, i professionisti iscritti a una cassa professionale con partita IVA attiva, o coloro che rivestono cariche societarie, devono dichiarare annualmente il reddito che si prevede di trarre da tale attività, anche se pari a zero. Pena la decadenza della NASpI.

Prima di partire per l’estero, è necessario essere iscritti almeno per un giorno al Centro per l’Impiego e comunicare l’indisponibilità. La NASpI viene sospesa finché l’ufficio del lavoro dello Stato in cui si è recato non comunica all’INPS l’avvenuta iscrizione e la relativa data. Ricevuta tale comunicazione, l’INPS riprenderà a pagare la prestazione dovuta per un massimo di tre mesi a decorrere dalla data di partenza dall’Italia.

Le comunicazioni, come accennato, possono essere effettuate tramite il servizio “NASpI-Com” o attraverso i patronati. Per non perdere il diritto all’indennità di disoccupazione, occorre dunque fare molta attenzione alle comunicazioni di variazione di cui sopra. Perdere un aiuto così importante per un errore o una dimenticanza, sarebbe davvero un peccato.

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