Naspi, le leggi cambiano e si rischia di perderla. Gli esperti spiegano come evitare tale perdita.
Perdere il lavoro non è certamente piacevole, tutt’altro. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: minore disponibilità finanziaria e maggiore difficoltà nel poter assolvere ai pagamenti principali, ma anche alle spese quotidiane in generale.
Per i lavoratori, tuttavia, c’è l’opportunità di accedere alla Naspi, ossia l‘indennità di disoccupazione che percepiscono coloro che perdono il lavoro, non per propria volontà. Il 2025 sta portando già diversi cambiamenti in diversi ambiti, e a quanto pare ci sono novità anche per ciò che concerne l’indennità di disoccupazione.
I requisiti saranno più stringenti e hanno a che fare con dei casi specifici. Le nuove norme, infatti, potrebbero anche mettere a rischio la Naspi per chi non ha determinati presupposti.
Naspi, nuove regole più stringenti e un’eccezione da tenere a mente
Partiamo con la prima novità sulla Naspi, che riguarda coloro che si dimettono. Come ben si sa, chi si dimette da lavoro, non può percepire questa indennità.
La novità sta nel fatto che, tra le eccezioni che le nuove norme portano con sé, c’è anche che, se ci si dimette per giusta causa, si può ottenere la Naspi. Di solito, questo accade se il datore di lavoro ha avuto dei comportamenti gravi, tra cui non pagare il compenso o anche fare mobbing. La Naspi si può percepire anche in periodo di maternità protetto, oppure se si capita in un contesto di licenziamenti collettivi.
Per non perdere la Naspi, invece, i lavoratori devono assolutamente tenere conto del proprio quadro contributivo. Poniamo il caso che si decida di cambiare lavoro, dopo essersi dimessi. Una volta trovato un nuovo impiego, sarà necessario aver maturato un minimo di 13 settimane contributive prima di essere licenziati e accedere al suddetto beneficio.
Si tratta di un meccanismo che mira a contrastare atteggiamenti impropri. Per non perdere l’indennità, è necessario presentare subito la Dichiarazione di immediata disponibilità al Centro per l’Impiego. Attenzione a non fare assenze senza valido motivo, o si perderà il beneficio.
Va ricordato, infine, che i lavoratori che prendono la Naspi devono prendere parte a progetti formativi dei Centri per l’Impiego, in modo da divenire più competenti e poter così tornare a lavorare al più presto. Se non si prende parte a essi, senza ragioni plausibili, la Naspi potrebbe essere sospesa o cancellata.