Dal 2025 la NASPI sarà data anche a coloro che fanno lavori occasionali. La misura di integrazione al reddito adesso diviene sociale realmente: ecco che cosa sapere.
È importante sapere che l’indennità di disoccupazione Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego può essere confermata anche se si svolge un lavoro temporaneo ed occasionale. In tal senso ci sono delle regole da rispettare per continuare a ricevere il sussidio senza ricorrere a problemi di alcun tipo. Nel dettaglio, bisogna sapere quali sono i limiti di reddito e gli obblighi.
Per prima cosa spieghiamo che la NASPI è una indennità che viene erogata mensilmente ai disoccupati dietro alla domanda degli interessati. È una misura rivolta ai soggetti che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria. Il sussidio è rivolto a chi ha perduto l’occupazione per motivi a loro estranei.
Secondo quanto emerge dal decreto legislativo 22/2015, il percettore dell’indennità può continuare a percepire il sussidio e intraprendere una nuova attività di lavoro autonomo a patto che si rispettino i limiti di reddito determinati. Entrando nel dettaglio, si distinguono i casi di compatibilità in base all’attività professionale svolta.
NASPI 2025 con lavori occasionali: come non perdere il sussidio
L’INPS ha indicato quali sono le soglie reddituali da rispettare: il limite è di 8.500 euro per il 2024 per il lavoro dipendente/parasubordinato; mentre è pari a 5.500 euro per il 2024 per il lavoro autonomo. L’Istituto ha spiegato che il lavoro occasione è compatibile e cumulabile con la NASPI nel limite di 5.000 euro. Il percettore non è tenuto ad effetturare alcune comunicazione.
È bene però spiegare che bisogna fare attenzione alle procedure e al monitoraggio dei redditi perché il rischio è una decurtazione o perdita del sussidio. Nel dettaglio, le condizioni da rispettare sono: i compensi non superiori ai 5.500 euro lordi annui, così da conservare lo stato di disoccupazione; l’avvio dell’attività autonoma deve essere comunicato entro 30 giorni all’INPS tramite un modulo apposito, nel quale vengono dichiarati i redditi presunti dell’attività.
La normativa attuale, inoltre, predispone anche un incentivo all’autoimprenditorialità, che prevede che il lavoratore ha facoltà di richiedere la liquidazione anticipata in un’unica soluzione della somma complessiva del trattamento a titolo di sussidio all’avvio di un’impresa individuale o attività lavorativa autonoma.
In definitiva, possiamo dire che coloro che ricevono la NASPI riconoscono la possibilità di richiedere e ricevere la liquidazione anticipata dell’importo totale del trattamento. Il sussidio viene corrisposto in una sola soluzione in due casi: per l’avviso di una attività lavorativa autonoma o impresa individuale; per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.