La surroga del mutuo non è più così conveniente e bisogna fare attenzione perché la rata potrebbe essere più alta.
La domanda che tormenta gli italiani che hanno contratto un mutuo è la seguente: di quanto salirà la rata del mutuo a tasso variabile se la BCE alzerà il costo del denaro?
Chi sta rimborsando un mutuo a tasso indicizzato, si pone, in quanto i tempi per un’azione della Banca Centrale non sono così lontani. Tutto è cambiato dal 3 febbraio, quando il governatore Chiristine Lagarde, ha lasciato intendere che potrebbe esserci un primo rialzo dei tassi nel 2022, finora tale possibilità era stata esclusa.
Dopo questa affermazione il mercato si è mosso, i rendimenti dei Bund tedeschi a due anni si sono assestati in breve tempo nell’area -0,35%. Si percepisce volatilità anche sui future dell’Euribor a tre mesi che sono proiettati verso un azzeramento per il prossimo Natale, per continuare la risalita fino allo 0,92% nel 2027.
Questa situazione denota ansia ed emotività nel mercato finanziario dovuta anche dall’incertezza di cosa farà la BCE. In effetti, non c’è un piano programmato sulle azioni monetarie, in quanto tutto sarà dettato dall’evoluzione dei prossimi mesi dall’inflazione. La BCE a sua volta osserverà da vicino l’andamento dei prezzi, paragonata ai virologi che osservano l’andamento della curva dei contagi.
Mutuo nel 2022: conviene il tasso fisso o variabile? La risposta inaspettata
Come ogni fase economica, questa situazione si ripercuote di conseguenza sui mutui, ed è difficile capire se questo è il momento giusto per proteggersi da un mutuo a tasso variabile con il meccanismo della surroga a tasso fisso.
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Sono due i motivi da considerare:
1) la BCE ha lasciato tutti nell’incertezza senza delineare un percorso;
2) con la surroga oggi il mutuario andrebbe a inglobare da subito un’azione di circa 100 punti base. Questa è la distanza oggi tra un tan variabile (0,29%) e un tan surroga a tasso fisso (1,26%).
Coloro che stanno pensando di accedere ad una surroga, dovrebbero fare due conti in base al proprio mutuo. Inoltre, chi valuta lo spostamento dovrebbe anche confidare che le banche riformulino i costi con l’adeguamento dei mutui di surroga a quelli dei mutui di acquisto.
In quanto oggi i Tan della surroga sono più elevati di 40 -50 punti base. Questo fenomeno è dovuto anche dal fatto che gli istituti bancari hanno accettato molte surroghe, poi da qualche mese sono uscite dal mercato alzandone così il costo. Se la BCE dovesse alzare i tassi nei prossimi anni, chi opterà per la surroga lo farebbe a tassi meno elevati. Ma comunque non sarà una scelta facile e dovrà essere fatta con tutte le possibili varianti. Al momento nessuno sa cosa succederà ai costi e all’inflazione fra qualche anno.
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