Mutuo negato dalla banca: adesso c’è la via alternativa per avere la casa “diritto tutelato”

Mutuo negato, se accade c’è comunque un modo alternativo per acquistare un appartamento. Scopriamo insieme come fare.

Acquistare casa è il sogno di molti, e per farlo ci sono diverse strade. La prima, è avere un bel gruzzolo a disposizione che consenta anche di spendere quanto più possibile per realizzare un progetto su misura.

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Con tanto denaro a disposizione, dopo aver definito l’accordo, basterà fare l’atto e inviare il bonifico, e la casa sarà di proprietà. Per chi non ha subito liquidità, invece, c’è il mutuo. Si tratta di un finanziamento da parte della banca, in genere, che deve essere rimborsato in un tot di anni, mese per mese, con rate piuttosto elevate, ragion per cui, è sempre importante pensarci bene prima di caricarsi di un simile importo sulle spalle.

Tra l’altro, accedere a un mutuo è tutto tranne che semplice. Oggigiorno c’è una corposa documentazione da presentare, e in base a essa, l’istituto di credito valuta o meno se sia possibile concedere il mutuo o meno. E i “no” sono davvero parecchi, per i più svariati motivi. Cosa fare, quindi, se il mutuo viene negato? Ebbene, c’è una soluzione alternativa da prendere in considerazione.

Mutuo negato, l’alternativa possibile c’è: perché prenderla in considerazione

Se la banca respinge la richiesta di mutuo, non bisogna farsi prendere dallo sconforto. Esiste, infatti, una soluzione alternativa in merito.

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Si chiama locazione con patto di futura vendita, ed è un incrocio tra canone d’affitto e accordo preliminare di vendita. In sostanza, è un affitto il cui fine è comprare la casa in cui si va ad abitare. È importante che, per fare in modo che questo accordo sia valido, sia stilato in forma scritta, atto pubblico o scrittura privata con autenticazione.

Ma in cosa consiste esattamente? L’inquilino verserà un canone di locazione ordinario, a cui si può sommare una caparra o acconto che può essere data in unica soluzione o anch’essa sotto forma di rateazione. Tutto questo, più un canone maggiorato, che andrà parte in conto canone, parte in conto prezzo vendita.

Il proprietario resterà padrone dell’immobile finché tutto il prezzo concordato non sarà saldato. Dunque, si tratta di una soluzione conveniente anche per l’inquilino, che godrà dei diritti di una casa in affitto, e l’acquisto dell’appartamento sarà dilazionato, senza spese straordinarie, imposte e quant’altro si deve in questi casi. Una soluzione che conviene, in definitiva, a entrambe le parti coinvolte.

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