A causa dell’inflazione e dell’aumento degli interessi, il mutuo a tasso fisso non è più una soluzione conveniente. Scopriamo cosa sta succedendo.
I cambiamenti dell’ultimo periodo hanno provocato un aumento dei tassi di interesse, con il conseguente incremento dei tassi fissi previsti per i mutui per l’acquisto di una casa.
Quando si parla di tasso di interesse si fa riferimento a quella percentuale che viene calcolata sull’importo erogato dal istituto finanziario e che rappresenta il guadagno dell’intera operazione. In sostanza, il debitore è tenuto a rimborsare il prestito versando delle rate composte da una quota capitale e una quota di interessi.
Il valore del tasso è stabilito dalla Banca Centrale, che a sua volta tiene conto di tutta una serie di fattori tra cui l’inflazione.
Poiché viviamo in un periodo storico in cui il valore dell’inflazione è salito alle stelle, non stupisce scoprire che chi accende un mutuo a tasso fisso in questo periodo avrà brutte sorprese.
Mutuo a tasso fisso: Aumenta l’aliquota
Generalmente chi acquista casa con un mutuo sa che il tasso fisso è quello più vantaggioso, soprattutto se stipulati con un TAEG al 2% o al 1,5%.
Purtroppo nelle ultime settimane si è registrato un massiccio incremento dell’Eurirs: il tasso utilizzato come misura di riferimento per procedere al calcolo dei tassi di interesse per i mutui.
Il vero problema è che i rialzi non sono terminati, ma procederanno anche nei prossimi mesi.
Secondo le stime, attualmente si è registrato un aumento dei tassi di interesse sui mutui pari allo 0,6%. Questo notevole incremento è avvenuto nel giro di 4 mesi, ovvero a partire da gennaio 2022.
Per tale motivo gli esperti ritengono che nelle prossime settimane/mesi assisteremo ad un ulteriore aumento del tasso di interesse per l’acquisto di immobili, che probabilmente sarà pari allo 0,75%.
Gli aumenti
Quando si sottoscrive un mutuo a tasso fisso vuol dire che si sta optando per una forma di finanziamento che non subirà modifiche del corso del tempo, proprio perché il tasso di interesse resta invariato per tutta la durata del finanziamento.
Attualmente il problema relativo all’aumento dei tassi di interesse fissi sui mutui riguarda chi stipulare un nuovo contratto di mutuo.
Purtroppo le previsioni per il futuro non sono incoraggiati, soprattutto per il mutuo a tasso fisso. Infatti, l’Eurirs a vent’anni era fisso a 1,50%. Il picco del tasso più alto si è toccato circa 10 anni fa a 2,6%.
Se gli andamenti dovessero continuare a fare registrare un aumento del tasso fisso per il mutuo, si potrebbe arrivare nuovamente alla suddetta percentuale.
Ciò vorrebbe dire che per i nuovi mutuatari ci sarebbe da sopportare un carico mensile di circa €100 in più. Che su base annuale diventano €1.200 in più all’anno e per un mutuo di 20 anni il carico arriva €23.000 in più complessivi.