Cosa sono e perché convengono i mutui a tasso negativo: pochi sanno di che si tratta e come funzionano, i dettagli.
Un mutuo è una procedura complessa che richiede non solo un lungo iter burocratico, ma anche una serie di garanzie e, soprattutto, la consapevolezza di essere vincolati ad una somma importante, comprensiva di interessi, per un lungo arco di tempo. Siamo abituati a sentir parlare di “tasso” proprio in relazione a tale misura, ma in cosa consiste quello negativo? Come funziona e perché conviene? Ecco i dettagli di una novità che potrebbe fare la differenza per molti.
La scelta di accendere un mutuo non si prende mai a cuor leggero, soprattutto perché, come anticipato, si è ben consapevoli di diventare debitori di un istituto di credito per cifre importanti che vengono spalmate, di solito, in decenni. Di recente si sente tanto parlare di mutuo a tasso negativo: in cosa consiste e perché potrebbe rappresentare una vera svolta?
Mutuo a tasso negativo: di che si tratta e come funziona
Ebbene, nonostante sia un’opzione non ancora presente in Italia, questa tipologia di mutui si sta diffondendo in diversi paesi del panorama europeo: in Danimarca, per fare un esempio, è già presente. Ma in cosa consistono i “tassi negativi” e in che modo diventano un fattore positivo per coloro che decidono di sottoscrivere un mutuo?
Dunque, per dirla in termini semplici, tali tipologie di mutui prevedono la possibilità che i tassi di interesse calino fino a sfiorare lo 0. Tali mutui vengono concessi al diretto interessato accordando condizioni variabili che risultano molto vantaggiose. Il valore totale del mutuo dipenderà, infatti, dall’andamento di quelli che saranno i tassi d’interesse globali. Con la conseguenza che al calare di questi fino ad una determinata soglia, anche quello che è il costo di restituzione del mutuo andrà a ridursi.
Come accennavamo, in alcuni paesi, come la Danimarca, tale tipologia di mutuo, che, solitamente, si estende almeno su 20 anni, sono già utilizzati e talvolta sfruttati proprio per invogliare i cittadini nella sottoscrizione. In Italia, purtroppo, tale procedura non è ancora possibile, poiché sono in vigore i meccanismi giuridici dell’Arbitrato Bancario Finanziario che hanno il fine di tutelare gli istituti di credito. Non resta, dunque, che attendere e incrociare le dita.