Mutui 2025, c’è la possibilità di saltare i pagamenti se lo si necessita, in un contesto ben preciso. I dettagli su come muoversi
Uno dei modi per avere una casa tutta propria, è certamente quello di accendere un mutuo. Si tratta di un’operazione che richiede molte garanzie e documenti vari, ma che è necessaria per far sì di diventare proprietari di un immobile, quando non si dispone di liquidità per acquistarla subito.
Un mutuo può essere un fardello pesante da portare, perché le rate hanno un costo piuttosto elevato e non è facile sostenerlo. Tuttavia, lo si fa perché c’è un obiettivo importante da raggiungere, ossia quello di diventare proprietari dell’immobile. Peraltro, il mutuo può essere sempre estinto, se la propria situazione finanziaria cambia.
Nel frattempo, però, ci sarà un’ipoteca sulla casa che si andrà ad acquistare pagando le rate, e che durerà 20 anni, in caso non la si estingua prima e altre eccezioni. Il rischio, tuttavia è, in caso non si riuscisse a pagare, di perdere l’immobile che sarebbe poi venduto all’asta.
Mutui 2025, quando si possono saltare i pagamenti: chi può accedere a questo beneficio
Ogni mutuo ha una durata, in base agli accordi stipulati, e può essere davvero molto lungo. Si può fare un mutuo di 4 anni, e addirittura farne uno che dura 40 anni.
Il punto è che le rate possono essere elevate, per via dei tassi e poi va preso in considerazione il fatto che ci troviamo in un’epoca in cui l’inflazione imperversa e ci sono stati molti aumenti un po’ in tutti i settori. In questo contesto, c’è una luce nel buio: il Fondo Gasparrini. È un fondo di solidarietà, creato nel 2007, che molti non conoscono, e che può essere usato in caso di difficoltà nel pagare il mutuo.
Con questo fondo, infatti, i titolari di un mutuo prima casa possono sospendere le rate fino a 18 mesi. I requisiti per accedere al Fondo sono i seguenti:
- il mutuo deve essere per acquistare la prima casa e l’immobile non deve essere un bene di lusso
- l’ISEE del richiedente non deve superare 30 mila euro
- il mutuo deve essere in ammortamento come minimo da un anno e non bisogna aver già beneficiato di sospensione per oltre 18 mesi in toto.
Se sei un lavoratore dipendente e il tuo ISEE non supera 30 mila euro, puoi sospendere le rate se ti viene sospeso o ridotto lo stipendio del 20% per un periodo che va da 151 a 302 giorni di seguito, oppure tra 30 e 150 giorni. Nel primo caso il mutuo sarà bloccato per 12 mesi, nel secondo 6 mesi. Ovviamente il mutuo si può sospendere per licenziamenti, morte del titolare del mutuo, insorgenza handicap.
Per far sospendere le rate bisogna compilare il modulo Consap e inviarlo alla banca con cui si è stipulato il mutuo, allegando carta di identità e documenti in cui si certifica la situazione economica difficile in cui si versa. Entro 30 giorni da quando si presenta l’istanza, la banca darà risposta.