Può accadere che, a causa delle detrazioni per familiari a carico, il contribuente vada incontro a sanzioni e multe accertamenti modello 730.
Gli accertamenti effettuati sulla dichiarazione dei redditi con modello 730 non sono un’ipotesi improbabile. Infatti, capita spesso che l’Agenzia delle Entrate effettui delle verifiche su alcune dichiarazione dei redditi, per controllare che le informazioni riportate corrispondano al vero.
I controlli, che l’Agenzia delle Entrate effettua sulle dichiarazioni dei redditi, riguardano sia i modelli a rimborso fiscale sia quelli a debito.
Non è raro che, in seguito agli accertamenti del fisco, il contribuente venga sanzionato per aver effettuato errori che hanno alterato la dichiarazione dei redditi. Nella maggior parte dei casi si tratta di incongruenze piuttosto comuni, che possono essere risolte semplicemente prestando un po’ di attenzione.
Uno degli errori più comuni nella dichiarazione dei redditi, che comporta multe in seguito di accertamenti da parte del fisco, è l’inserimento di un familiare a carico fiscale. Può, infatti, accadere che il familiare in questione abbia prestato lavoro per l’anno a cui fa riferimento il modello 730.
In tal caso, la legge prevede delle soglie reddituali per le quali il familiare in questione non dovrebbe più essere considerato a carico fiscale del contribuente.
Quando un contribuente effettua la dichiarazione dei redditi con modello 730 devi fare attenzione ha l’inserimento di uno o più familiari a carico fiscale. Di fatto, se i soggetti in questione hanno prestato attività lavorativa superando determinate soglie di reddito, la legge prevede che essi non possano essere considerati a carico fiscale del contribuente che ha effettuato la dichiarazione dei redditi.
Quest’errore è piuttosto comune ed è spesso causa di sanzioni e multe, in seguito ad accertamenti effettuati dal fisco sui modelli 730.
Infatti, uno dei casi di accertamento più comuni è proprio quello relativo alle detrazioni per familiari a carico.
Secondo quanto stabilito dalla normativa attualmente in vigore i lavoratori dipendenti hanno la possibilità di godere, tutto l’anno, di detrazioni per figli o coniuge a carico. Per usufruire di tali detrazioni è necessario che i suddetti soggetti non lavorino o che il loro lavoro abbia prodotto un reddito inferiore a specifiche soglie.
La detrazione di cui gode lavoratore dipendente, per figli o coniuge a carico, vuol dire abbattere l’Irpef che il contribuente dovrebbe versare, come trattenuta sulla busta paga.
In sostanza, il lavoratore subordinato che gode di detrazioni fiscali beneficia di un versamento d’imposta inferiore rispetto a quello che effettivamente dovrebbe.
Il lavoratore dipendente può avere figli o coniuge a carico fiscalmente, purché questi non abbiano un lavoro o producano un reddito inferiore a determinate soglie.
In effetti, l’ordinamento giuridico italiano stabilisce che il lavoratore dipendente ha la possibilità di portare a carico fiscale un familiare anche se questo lavora. Però è necessario che il familiare a carico produca un reddito che sia pari o inferiore a 2.840 euro.
Tale limite reddituale vale per il coniuge e figli con età superiore a 24 anni. Per i figli under 24, il limite reddituale è fissato a 4.000 euro l’anno.
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