Muffa in casa, puoi evitare la spesa: chiarito chi paga realmente i danni

Casa in affitto e presenza di muffa: chi paga realmente i danni? Il chiarimento che occorre conoscere, come evitare la spesa.

La presenza di muffa in una casa o un appartamento è un problema serio da affrontare il prima possibile. Come sappiamo, questo elemento può costituire un serio pericolo per la nostra salute, al di là dell’estetica degli interni. Il dubbio che attanaglia in molti, però, è il seguente: chi è tenuto al pagamento per l’intervento laddove si parli di immobile in affitto? Per comprenderlo è bene avere un quadro completo delle casistiche: come e quando è possibile evitare la spesa?

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Presenza di muffa in casa: chi paga? (trading.it)

Affittare una casa o un appartamento è una scelta che può essere dettata da esigenze di vario genere e, ovviamente, comporta una serie di diritti e doveri. Ciò vale sia per quanto concerne il proprietario che l’inquilino. Cosa accade, allora, quando si presenta una problematica importante come quella della muffa?

Mussa nella casa in affitto: chi paga? Il chiarimento da tenere a mente

Partiamo dal presupposto che le cause della comparsa della muffa sono, generalmente, due: un problema strutturale dell’immobile in questione o un comportamento errato all’interno dello stesso. Riconoscere questo problema non è difficile: dalle pareti che anneriscono al cattivo odore, i segnali sono molteplici. Ma come agire e tutelarsi per far fronte allo stesso?

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A chi spetta la spesa per l’intervento contro la muffa in casa (trading.it)

Ebbene, come anticipato, le cause della presenza di muffa sono, solitamente, due. Laddove, dunque, la comparsa fosse da additare ad un problema strutturale dell’immobile, ecco che l’intervento per eliminare il problema e, nel caso, eventuali danni nel momento in cui questo non avvenga in tempi brevi, sarà a carico del proprietario.

L’inquilino è, dunque, tenuto a informare tempestivamente quest’ultimo della situazione. Ciò che pochi sanno è che la presenza di muffa dovuta a danni strutturali può anche essere motivo di risoluzione anticipata, da parte dell’affittuario, del contratto stesso di locazione. Questo è possibile richiedendo un sopralluogo e una relazione da parte dell’ASL quando, nonostante la comunicazione al proprietario, lo stesso non sia intervenuto a riguardo.

Attenzione, però, laddove il problema derivi dal comportamento errato, invece, proprio di quest’ultimo. Pensiamo alla condensa che si forma quando le stanze e gli ambienti non vengono arieggiati per bene e abbastanza, per fare un esempio. In un’evenienza del genere, dunque, sarà invece l’inquilino a dover provvedere all’intervento in questione e, laddove vi fossero stati danni importanti, a provvedere in merito.

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