Nell’economia capitalista le aziende sono spesso in competizione tra loro, ma in alcuni casi esse possono effettuare una fusione o venire acquisite, favorendo in molti casi la cooperazione economica.
Fusioni o acquisizioni generano un vantaggio economico che può andare a totale beneficio di una delle parti. In altri casi invece creare una realtà economica consensuale capace di rinnovare il proprio successo.
Si parla di acquisizione quando una società decide di rilevarne un’altra. Le acquisizioni sono strategie di crescita che possono essere il frutto di un reciproco consenso o avvenire in momenti di particolari debolezze dell’azienda che viene acquisita.
Ci sono due tipi di acquisizione: ostile e consensuale.
Un’acquisizione ostile si verifica quando una società viene acquisita da un’altra senza il suo consenso, per le aziende quotate in borsa questo avviene di solito quando la società acquirente acquista la maggioranza delle azioni in modo da ottenerne il controllo. Diversamente l’azienda acquirente si può mettere a disposizione dell’acquisto vantaggioso di una parte fondamentale degli asset di un’altra azienda. Questo avviene in special modo quando l’azienda acquistata si trova in una situazione patrimoniale compromessa. L’azienda acquirente si avvantaggia così comprendendo attraverso l’acquisizione competenze, quote di mercato e capacità produttive.
Quando invece entrambe le società sono d’accordo sui termini dell’acquisizione, si parla di acquisizione consensuale. Le acquisizioni sono generalmente parte di una strategia di crescita, che avvantaggia entrambe le realtà e mette in sinergia le caratteristiche e competenze.
Perché due aziende decidono di fare una fusione?
Le fusioni sono un modo ancora più paritario di cooperare in ambito economico. Le fusioni sono sempre frutto di un interesse economico reciproco. Le aziende coinvolte si possono sottrarre alla competizione e avviare una collaborazione reciproca, che sfocia nella creazione di un’azienda frutto dell’unione degli asset e del potenziale di entrambe. Le fusioni sono tali perché le due aziende hanno una gestione paritaria o concordata a reciproco vantaggio della nuova realtà imprenditoriale.
Quali sono i vantaggi economici delle fusioni tra due aziende?
Aumento delle quotazioni in borsa: Due società possono intraprendere una fusione per aumentare l’apprezzamento delle loro azioni in borsa. In generale il consolidamento di due business avviati per mezzo di una reciproca volontà di crescita si traduce in sinergie che aumentano il valore dell’azienda. Le sinergie sono il risultato dell’unione dei punti di forza e della riduzione della competizione rispetto ai settori o alle competenze chiave delle due aziende. Le sinergie che avvengono in una fusione sono espresse in due ambiti principali.
Sinergie di reddito: queste sinergie migliorano principalmente la capacità dell’azienda di essere profittevole. Ad esempio, l’espansione del mercato, la diversificazione della produzione e le attività di ricerca e sviluppo, la collaborazione su poggetti innovativi, sono solo alcuni fattori che possono creare sinergie di reddito.
Sinergie di costo: queste sinergie riducono la struttura dei costi dell’azienda. In generale una fusione avvantaggia le aziende perché amplifica l’effetto dell’economia di scala, riduce gli asset utilizzati per ottenere gli stessi processi, massimizza l’efficienza nell’uso del personale. Altre sinergie di costo avvengono con la riduzione del costo sulla catena di approvvigionamento. Questa può venire ridotta semplificandone i passaggi e avvantaggiandosi dei fornitori su cui prima valeva la competizione.
Espansione del mercato: Un’azienda potrebbe voler espandersi in diversi mercati in cui una società simile è già operativa. La convenienza di una fusione è evidente, piuttosto che iniziare da zero, è possibile fondersi con una società che ha già una rete di distribuzione avviata. In questo modo le aziende possono accrescere la loro base di clienti e i mercati a cui hanno accesso in modo quasi immediato.
Superare una crisi economica: Quando le aziende si fondono, spesso hanno l’opportunità di combinare le sedi e ridurre i costi operativi integrando e semplificando i loro business. In questo modo è anche possibile sfruttare al meglio l’economia di scala in quanto il costo finale medio della produzione di beni o servizi diminuisce all’aumentare della quantità prodotta. Un certo numero di aziende ha utilizzato fusioni e acquisizioni per crescere e sopravvivere durante la crisi finanziaria globale dal 2008 al 2012 e anche recentemente dal 2019 al 2021.
Quali tipi di fusioni esistono?
Generalmente, le fusioni possono essere suddivise in quattro diverse categorie:
- Fusione orizzontale: le società che si fondono sono concorrenti diretti che operano nello stesso mercato e offrono prodotti e/o servizi simili.
- Fusione verticale: le società che si fondono operano lungo la stessa linea della catena di approvvigionamento.
- Ampliamento del mercato: le società che si fondono offrono prodotti e/o servizi comparabili ma operano in mercati diversi. Oppure ancora le due società aumentano il range della loro offerta in quanto offrono prodotti e/o servizi completamente diversi.
- Ampliamento dei prodotti: le società che si fondono operando nello stesso mercato offrono prodotti e/o servizi complementari tra loro.
Alcuni esempi del vantaggio derivato dalla fusione di due aziende
Generalmente a causa dell’incertezza e della durata degli investimenti necessari le aziende biofarmaceutiche sono tra quelle dove avvengono più spesso le fusioni. La ricerca e lo sviluppo dei prodotti richiede competenze tecniche e scientifiche, che possono essere amplificate e accelerate con la condivisione delle conoscenze e degli obbiettivi. Qualcosa di simile, è la fusione tra le banche, che risulta avere vantaggi immediati sulla capacità economica e sulla quota di mercato.
Un altro esempio di fusione avvenuta abbastanza recentemente è quella che ha dato vita a Stellantis. La società è quindi composta dal gruppo Fiat Chrysler e Peugeot S.A e ha all’attivo un portafoglio che comprende ben 15 marchi. La diversità degli autoveicoli prodotti sopperisce alla domanda del mercato europeo, Sud e Nord americano. La gamma copre tutte le tipologie di vetture, da quelle di lusso, alle autilitarie, dai pickup ai SUV, fino ai veicoli commerciali leggeri.
Il vantaggio che ne deriva è un accrescimento della quota di mercato, che raggiunge una presenza commerciale in oltre 130 paesi. Stellantis può essere inoltre in grado di superare la sfida della nuova mobilità sostenibile e della relativa conversione industriale.