Esistono alcuni esemplari di monete che devono il proprio prestigio, il proprio valore a veri e propri errori umani.
Cosa si può dire rispetto al potenziale valore che una moneta può acquisire nell’arco dei decenni. Poco a volte, molto altre. Tutto dipende dai soliti fattori che spesso di vanno ad analizzare per esaminare al meglio tutto ciò che riguarda l’esemplare in questione. Una vera e propria radiografia probabilmente e forse anche di più. Una moneta è molto più di ciò che ci viene concesso soltanto guardandola.
L’analisi in questione non può certo prescindere dal prendere in considerazione una serie di fattori che coi al primo impatto potremmo evitare di ipotizzare. Il valore di una moneta non è mai dato soltanto dall’immagine che questa può presentare, dal peso, dalla consistenza dei metalli quant’altro. Dietro alla valutazione alta meno di un particolare esemplare ci sono sempre, o meglio nella maggior parte dei casi elementi considerati che non tutti in una prima fase di esame, per cosi dire, possono cogliere. Gli esperti insomma lavorano molto nel considerare davvero ogni elemento prima di lanciare quella che è la valutazione vera e propria di un determinato esemplare.
Oggi il vastissimo mercato dei collezionisti si avvale di un elemento che qualche decennio fa era quasi del tutto inimmaginabile soprattutto in questo specifico modo. Il web. Una moneta è classificata più e più volte attraverso migliaia di pagine web, migliaia di canali specifici utilizzati dai collezionisti per far veicolare immagini e quindi informazioni. La possibilità concreta poi di utilizzare lo stesso web per la compravendita degli stessi esemplari è un elemento assolutamente decisivo. Il tutto chiaramente con la giusta cautela, rifacendosi in ogni caso a linee guida che possano tenere lontano il compratore potenziale da eventuali raggiri.
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Uno degli elementi da analizzare da tenere sotto estrema osservazione è sicuramente quello che riguarda la possibilità di errori conio all’interno della superfice della stessa moneta esaminata. La data, il contesto politico e sociale, l’eventuale scopo celebrativo della moneta sono tutti elementi che chiaramente portano prestigio e sicuro successivo valore certo, ma non bisogna per questo ignorare l’eventualità posta all’inizio. L’errore di conio può letteralmente cambiare il destino dell’esemplare che stiamo esaminando. La prova concreta di quanto si dice è nell’esperienza delle “monetine” da 1 e 2 centesimi di euro prodotte fino al 2018, anche se ancora formalmente in circolazione.
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Siamo nel 2002 e le due “monetine” di cui sopra sono protagonista di un vero e proprio “scambio di persona” in fase di conio. Successe in pratica che l’immagine solitamente raffigurata sulla moneta da 2 centesimi di euro passò su quella da 1 centesimo di euro, andando inoltre ad intaccare gli stessi tratti praticamente fisici dell’esemplare in questione. La moneta che ne venne fuori fu ribattezzata quindi “1 centesimo Mole Antonelliana”, raccogliendo dietro di se chiaramente le mira di milioni di collezionisti disposti a tutto pur di mettere nella propria raccolta questo esemplare tanto particolare e chiacchierato.
La Mole Antonelliana che passa dunque da una moneta all’altra, diventa una vera e propria star negli ambienti collezionistici con una valutazione base calcolata intorno ai 2500 euro. Tanti soldi, davvero tanti soldi se si pensa che l’esemplare in questione è stato coniato appena venti anni fa. In alcuni casi il valore in ottime condizioni di conservazione può raggiugere i 6mila euro, un vero e proprio tesoro insomma. I collezionisti conoscono bene la portata dell’eventuale affare e di conseguenza provano in ogni frangente a fare propria la particolarissima moneta. Il desiderio di arricchire la propria collezione è tanto, quello di portare a casa un vero e proprio affare a proprio favore anche. Praticamente per la categoria in questione, il tutto rappresenterebbe il massimo, vera e propria apoteosi.