Una piccola apparentemente innocua immagine che però racchiude in se praticamente tutto ciò che c’è da sapere su tutto il resto.
Monete che da sole riescono a ridisegnare intere collezioni. Monete che possono mettere in risalto numerosi altri esemplari soltanto con la loro presenza. Esemplari insomma che valgono tanto, dove l’immagine conta più di ogni altra cosa e dove il prezzo è soltanto un piccolo, quasi irrilevante dettaglio.
Esistono alcune monete, la cui storia è assolutamente paragonabile ad una sorta di avventura. Monete che da sole tengono banco in una intera collezione, possono addirittura ridare valore ad una raccolta. Alcuni esemplari hanno quindi il potere vero e proprio di raccontare pezzi di storia del paese che in qualche modo vanno a rappresentare. Cosa è successo in quel particolare anno, quale Governo c’era e perchè proprio questa moneta può essere considerata di valore assolutamente inimmaginabile. Esemplari pregiati, pezzi spesso unici che rappresentano il sogno proibito di ogni collezionista che si rispetti.
Gli elementi che in genere vanno a caratterizzare l’aspetto di una moneta, a sua collocazione storica e soprattutto quella sul mercato collezionistico sono in linea di massima gli stessi di sempre. Data di conio, immagine riportata, eventuale fine celebrativo, riferito ad un evento o ad un personaggio storico ed in ultimo ma non di irrilevante peso la presenza di eventuali imperfezioni, difetti, errori di conio insomma. La storia di una moneta, quindi, può variare anche di molto in base a quelli che sono i suoi elementi base. Fattori che chiaramente possono segnare il destino dello stesso esemplare in questione.
Monete, tra le più rare quella con i limiti sbagliati: la 1000 lire con i confini riportati in maniera errata
Uno degli esemplari italiani, noti ai collezionisti ed ai semplici appassionati per un errore di conio abbastanza evidente è la moneta da 1000 lire coniata tra il 1997 ed il 1998. Siamo negli ultimi anni della vecchia lira insomma, prima dell’avvento dell’euro. In questo caso di fronte all’inusuale versione metallica della classica 1000 lire non si può non notare un errore anche abbastanza appariscente. Partiamo con il dire che la moneta in questione è stata realizzata grazie al lavoro delle due medagliste Uliana Pernazza e Laura Cretara. Su uno dei due lati l’Italia Turrita, sull’altro una cartina geografica di parte dell’Europa.
Monete, ricordi le 100 Lire? Non ci crederai: se hai tenuto questa hai una fortuna tra le mani
L’errore, più evidente che mai, nasce proprio li in quella cartina geografica europea riportata. All’interno dell’immagine è possibile infatti ammirare i confini della Germania secondo una visione precedente alla caduta del muro di Berlino. Insomma la Germania risulterebbe ancora divisa, circa dieci anni dopo la riunificazione. Successivamente l’errore fu corretto ma questo non pose fine alle sviste da parte degli addetti al conio. Sulle monete successivamente prodotte, infatti, un altro errore, anzi due, facevano bella mostra di se. La forma sbagliata della Danimarca e la presenza della penisola istriana ancora tra i confini italiani. Non c’è pace insomma per la cartina geografica in questione. La seconda versione in questione fu coniata infatti tra il 1999 ed il 2001.
La prima versione, quella con la Germania divisa, è tra le due quella che vale di meno, almeno sul mercato collezionistico. Siamo intorno ai 5 euro ad esemplare. Molto più ricercata invece la seconda versione, con Danimarca ed Istria protagoniste, in quel caso siamo sui 30 euro circa di valutazione per ogni esemplare. Una moneta per certi versi unica la 1000 lire di metallo, con alcuni esemplari che ne hanno scandito il corso dall’indole, se cosi possiamo dire, ancor più particolare. Un piccolo gioiello insomma.