Monete che spesso non sono ciò che immaginiamo, anzi. Monete che possono addirittura complicarci la vita. Ecco come.
I nostri piccoli affari quotidiani potrebbero portarci senza nemmeno saperlo, o comprenderlo nell’immediato verso sentieri alquanto complessi e fastidiosi da gestire. Non sempre ciò che abbiamo di fronte può corrispondere a ciò che pensiamo, o quantomeno immaginiamo sia. Pensiamo ai soldi, banconote, monete, ne maneggiamo a decine ogni giorno, per motivi di lavoro addirittura a centinaia, eppure, non sappiamo con certezza cosa possa o meno capitarci tra le mani. La possibilità di essere truffati ad esempio. Quanto immaginiamo possa accadere volontariamente o meno. Quanto immaginiamo possibile essere vittime di una truffa, o quantomeno gli ultimi destinatari di essa.
Probabilmente è un’idea che nemmeno ci sfiora la mente ogni giorno. Eppure in circolazione esistono probabilmente milioni di esemplari di banconote o monete false. Milioni di possibilità da evitare, direttamente o indirettamente. Certo potrebbe capitare, ad esempio di essere scelti da un malintenzionato per ricevere come resto o come pagamento una moneta falsa, oppure si potrebbe essere selezionati involontariamente da chi magari nemmeno immagina di averla in tra le mani una moneta falsa. I fatti, spesso possono acquisire toni grotteschi infatti. La truffa potrebbe arrivare da chi non sa i star truffando. E noi, destinatari di essa, nemmeno probabilmente sapremo accorgerci di essa.
Monete, ciò che si vede non sempre ha valore: tre modi semplici per riconoscere un falso
Come si diceva si può essere direttamente o indirettamente truffati. Allo stesso modo si può essere destinatari di resto, se si è clienti, semplici cittadini insomma, oppure di pagamenti, se per lavoro per l’appunto si è costretti a ricevere e maneggiare soldi. Nel secondo caso è prevedibile si abbiano a disposizione apparecchi e strumentazioni che facilmente scovano falsi in circolazioni. Luci particolari, macchinette che segnalano al tatto il falso, modalità di ricerca del falso esistono e sono anche abbastanza efficaci. Da semplici cittadini la cosa è un po’ più complicata ma non impossibile. Bisognerà affidarsi ad un’opera di comparazione con esemplari autentici, una cosa chiaramente non rapidissima da eseguire.
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Da comuni cittadini l’unica operazione che possiamo effettuare consiste in una serie di test, per cosi dire, pratici. Il primo ha a che fare con la superficie delle monete. In genere, gli euro cosi come praticamente tutte le altre monete hanno superfice in rilievo o comunque ruvida. Sfiorando con un dito quindi la superfice di una moneta dovremmo riscontrare lo stesso caratteristico particolare, in caso contrario, nel caso di una superfice liscia allora ci troviamo di fronte ad un falso. Altro dettaglio da controllare magri con la lente di ingrandimento è la fresatura presente negli esemplari da 2 euro ad esempio. In mancanza di questo dettaglio, possiamo dire di avere tra le mani una moneta falsa. Inoltre ci sarebbe da effettuare la prova calamita
Le monete di euro sono bimetalliche. Due diversi materiali tra parte interna e parte in sterna nei casi specifici ad esempio di monete da 1 euro e 2 euro. Viene da se quindi immaginare che una calamita dovrebbe attirare la almeno una delle due parti considerai i materiali. Bene, se la calamita si attacca alla parte centrale della moneta, quella interna, allora tutto bene, il pezzo è originale. In caso contrario, siamo di fronte anche in questo caso ad un falso. Le soluzioni insomma esistono, può essere scovata la moneta falsa, ma certo non subito. Inoltre esiste l’ultima possibilità. Recarsi in una filiale di Banca d’Italia e chiedere la verifica dell’autenticità. In caso di falso la banca ritirerà direttamente l’esemplare in questione. Niente di particolarmente complicato quindi, in un caso o in un altro. Stanare falsi si può, ed è anche abbastanza semplice.