Moneta di rilevanza storica altissima, negli anni il suo valore è aumentato a dismisura. Il suo fascino non accetta paragoni.
L’immagine di una moneta, in molti casi può essere paragonata in alcune fasi storiche a quella del paese che di fatto la produce, il paese che da vita all’oggetto stesso. Nel caso specifico del nostro paese, possiamo immaginare la rilevanza emozionale e non solo di alcune monete coniate ad esempio all’indomani dei due conflitti mondiali. Troppi gli eventi, troppi gli sconvolgimenti che in qualche modo hanno reso quella stagione assolutamente vibrante dal punto di vista dei cittadini che in quel momento sognavano tutto ciò che negli anni precedenti avevano soltanto potuto immaginare, e nemmeno sempre.
La fine della guerra, la fame, gli stenti da considerare soltanto un brutto ricordo, la libertà di potersi esprimere e mostrare senza alcuna censura, il dopoguerra italiano è stato insomma il momento della ripartenza come quasi sempre accade dopo un periodo buio, e quella stessa ripartenza non può che essere associata anche alle monete che hanno scandito il quotidiano degli italiani. I cittadini che ogni giorno hanno mirato a sperare in qualcosa di diverso ed ogni giorno hanno avuto tra le mani oggetti che oggi al sol ricordo non possono che illuminare gli occhi. Una moneta, può rappresentare una fase storica del paese che le ha dato vita, certo, assolutamente.
50 lire incudine: quanto vale oggi questa incredibile perla da collezione
In questo specifico caso la nostra attenzione sarà tutta dedicata ad un esemplare molto particolare della collezione numismatica italiana. Stiamo parlando della vecchia moneta da 50 lire. Un caso davvero eccezionale se si considera il valore nominale di questo esemplare, il valore affettivo che ha scatenato e poi quello puramente economico arrivato successivamente anche grazie alla dismissione della Lira a vantaggio dell’euro. Ci troviamo di fronte, in questo caso ad una moneta davvero eccezionale, assolutamente popolare nella sua fase di circolazione, ma oggi prezioso gioiello da collezione.
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Esempio lampante di moneta uscita dal conflitto, nella stagione immediatamente successiva a quella delle grandi conquiste è quella da 50 lire definita “Vulcano”. In questo caso, parliamo di una moneta di prova, perchè è quella versione forte della bassissima tiratura ad essere entrata di diritto tra i pezzi pregiati dell’intero patrimonio italiano. Moneta che nelle migliori condizioni di mantenimento può valere dai 300 ai 1500 euro. Discorso completamente diverso per la sua versione dell’anno successivo. Samo nel 1955 e di quell’esemplare furono coniati quasi 70milioni di pezzi, quindi una tiratura assolutamente rilevante. Eppure, la valutazione di questa moneta arriva tranquillamente a circa 180 euro.
Pezzo assolutamente pregiato, regina incontrastata delle monete italiane, o quantomeno una delle regine, perchè la concorrenza seppure non incredibilmente folta è comunque decisamente rilevante la 50 lire definita “Incudine”. Il nome deriva dall’immagine raffigurata su una delle due facciate di questa moneta coniata nel 1974. Il suo valore, negli anni è cresciuto a dismisura, per alcuni fattori caratterizzanti tra i quali lo stesso anno di produzione. Nel 2000, questo esemplare assolutamente unico ed introvabile è stato venduto per ben 48 milioni di lire, l’equivalente odierno di 25mila euro, su per giù. Vero e proprio gioiello insomma fiore all’occhiello tra le monete della vecchia lira. Pezzo unico, come si diceva, che ancora oggi fa impazzire i collezionisti di tutto il mondo.