Di recente l’INPS è intervenuto con un messaggio per offrire chiarimenti in merito alle modifiche assegno unico. Si tratta di una semplificazione fiscale.
Con il messaggio numero 3518, pubblicato il 27 settembre 2022 dall’istituto previdenziale, l’INPS ha offerto chiarimenti in merito alle modifiche introdotte alla disciplina che regola l’assegno unico e universale.
Le novità riguardano semplificazioni fiscali, ma anche l’estensione dell’assegno unico e universale ai nuclei familiari orfanili e ai maggiorenni orfani, in presenza di specifici requisiti.
L’Inps è poi intervenuto anche in merito ad alcuni criteri che servono a determinare gli importi dell’assegno unico.
Le novità introdotte avranno effetti sulle mensilità da marzo 2022 a febbraio 2023. Ma solo per le domande presentate entro il 30 giugno 2022.
Modifiche assegno unico: il messaggio dell’INPS
L’istituto previdenziale, il 27 settembre 2022, ha pubblicato il messaggio numero 3518 con lo scopo di offrire chiarimenti in merito alle semplificazioni fiscali relative alla disciplina dell’assegno unico e universale. Ci stiamo riferendo alla misura indirizzata in favore di nuclei familiari in cui ci sono presenti uno o più figli a carico.
L’assegno unico e universale, introdotto con il decreto legislativo 230 del 2021, prevede l’accorpamento di tutte le detrazioni per componenti del nucleo familiare a carico del lavoratore.
Tuttavia, è opportuno specificare che l’assegno unico non rappresenta né un sussidio né un metodo di arrotondamento dello stipendio. Di fatto, esso è stato introdotto con la precisa volontà di garantire una tutela ai figli.
Per questa ragione, al raggiungimento del diciottesimo anno di età il figlio ha la possibilità, in accordo con il genitore, di ricevere personalmente la somma di denaro erogata dall’assegno.
Ad ogni modo, con l’approvazione dell’articolo 38, del decreto legge numero 73, del 2022 è avvenuta un’estensione dell’assegno unico e universale. Esso sarà erogato anche nei confronti dei nuclei familiari orfanili e degli orfani maggiorenni.
Tuttavia, affinché anche questa categoria di soggetti riceva l’assegno unico occorre rispettare alcune condizione. I soggetti in quesitone devono essere titolari di pensione ai superstiti o affetti da disabilità grave riconosciuta dalla legge 104.
Nel medesimo decreto legge sono indicati i criteri utilizzati per la determinazione dell’importo dell’assegno. In particolare, è avvenuta la modifica dei commi 1 e 4, dell’articolo 4 del decreto legislativo numero 230 del 2021. In questo modo, si è previsto un aumento del valore erogato dal assegno in favore di nuclei familiari in cui sono presenti i figli affetti da disabilità.
La decorrenza delle novità
Le modifiche apportate alla disciplina dell’assegno unico e universale sono state ampiamente spiegate dall’INPS, nel messaggio del 27 settembre 2022. In tale occasione, l’istituto previdenziale ha sottolineato che le disposizioni in questione hanno effetto a partire dalle mensilità successive a marzo 2022. Inoltre, saranno incluse anche tutte le mensilità che vanno da gennaio a febbraio 2023.
Condizione necessaria affinché le modifiche abbiano effetto sulle suddette mensilità è che l’interessato abbia presentato domanda entro il 30 giugno 2022
In tal caso, la normativa prevede che l’istituto si occupi di eseguire i dovuti conguagli relativi all’importo dell’assegno unico.
Coloro che, invece, hanno presentato la domanda a partire dal 1° luglio 2022 ricevono già gli importi aggiornati, rispetto alla modifica introdotta dal decreto legge 73/2022.