Occhi e non solo concentrati sulle date dei rimborsi derivanti dal modello 730. Gli italiani attendono di ricevere il giusto gruzzoletto.
In seguito alla presentazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi, operazione che mediamente vede coinvolti parecchi milioni di italiane, si attende il momento giusto per incassare i rimborsi che possono variare a seconda della propria importanza nella determinazione del proprio importo. La domanda, aveva come tempo limite il prossimo 30 settembre, praticamente tra qualche giorno. I rimborsi, cosi come comunicato dagli organi competente sono ufficialmente in fase di erogazione.
Non tutti i contribuenti però hanno ricevuto la spettante quota di rimborso per particolari spese. Questi però no dovranno fare altro che attendere entro il prossimo 28 settembre, questa la data stabilita dalle istituzioni. Questo vuol dire che per chi ancora non avesse ricevuto l’accredito in questione, potrebbe essere valida qualsiasi data da qui al prossimo 28 settembre. I ritardi in parte hanno preoccupato i contribuenti più zelanti, ma ciò non deve preoccupare, i soldi arriveranno, è tutto già stabilito.
Per rendersi conto dell’eventuale avvenuto pagamento del rimborso spettante basta accedere al portale “Entratel – Fisco Online”. E’ possibile accedere al servizio in questione attraverso l’utilizzo dello Spid, il codice personale che ha ormai sostituito tutte le credenziali d’accesso prima d’ora utilizzate per accedere ai portali della pubblica amministrazione. Accedere quindi al menù “consultazioni” e selezionare la voce “cassetto fiscale”, poi, “cassetto fiscale personale”, a quel punto andare sulla voce “dichiarazioni fiscali”.
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A quel punto sarà quindi possibile visionare la propria dichiarazione dei redditi e conoscere lo stato di lavorazione della pratica in questione per farsi un’idea di quando approssimativamente potrebbe essere il bonifico con la restituzione delle quote rimborso. La lentezza dello stato di lavorazione delle pratiche potrebbe essere causato, con molta probabilità dalla scrupolosità stessa dei controlli, per evitare che qualcuno furbescamente possa approfittare della situazione con false dichiarazioni. Il sistema insomma funziona bene, e la lentezza come spiegato ha una propria motivazione, anche se no del tutto giustificabile, almeno considerato ciò che pensano gli italiani, indignati in alcuni casi per la troppa attesa.
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