Alta inflazione e bassa crescita è un problema che può essere compensato investendo in obbligazioni in valute di economie emergenti.
Ci stiamo avvicinando a una condizione stagflazione. L’inflazione sale, la crescita economica rallenta e le soluzioni per migliorare la situazione sono in contrasto tra loro.
All’apparenza un rischio elevato, compensato in questo caso dall’emittente; la Banca Europea per gli Investimenti. La Bei nell’ultimo anno ha permesso agli investitori di valorizzare il capitale attraverso alti rendimenti delle obbligazioni in valute emergenti emessi dagli organismi internazionali. Questo è accaduto mentre i principali asset azionari e obbligazionari perdevano il loro valore.
Dal punto di vista valutario nello scenario attuale a farla da padrone resta il biglietto verde, in vista degli aggressivi rialzi dei tassi Usa. Al contrario i bond in valute emergenti possono contrastare con il loro rendimento la riduzione aggressiva della liquidità da parte delle banche centrali dei mercati sviluppati, con l’avvio dei cicli di inasprimento delle politiche monetarie restrittive. Il debito delle economie emergenti può offrire valore, soprattutto nei mercati obbligazionari in valuta locale, oltre che nelle valute stesse.
Le politiche restrittive messe in atto per affrontare l’accelerazione dell’inflazione sono state più incisive e repentine nelle economie di paesi come il Brasile. Qui hanno raggiunto la maturità prima dei paesi sviluppati dato anche il maggior incremento rispetto a questi dell’inflazione media.
Nonostante questa rimanga generalmente alta sussistono meno problemi relativi al prezzo delle materie prime, come cereali, petrolio, gas naturale e metalli. Mentre l’escalation della guerra commerciale tra Russia e UE sta aggiungendo ulteriore pressione sui prezzi influendo sulla crescita economica, ciò non accade in Messico e Brasile. Senza il pericolo di una stagflazione qui le banche centrali hanno risposto in modo appropriato, aumentando tempestivamente i tassi.
Tra le obbligazioni in valute emergenti della Bei che hanno realizzato i rendimenti migliori c’è quello denominato in real Brasiliani e in pesos messicani. Il primo con scadenza 29 ottobre 2025 ha una cedola che paga il 4,75%. La quotazione della valuta è calata nell’ultimo anno del 7,3% compensando ampiamente l’aumento del cambio contro l’euro arrivato a oltre il 20%. Considerando questo il rendimento netto della cedola dell’obbligazione supera infatti il 5%.
Il bond in pesos messicani scade invece il 23 gennaio 2023 e ha una cedola del 5,5%. Il titolo nell’ultimo anno ha perso circa il 4% in termini di quotazione, scesa intorno a 97 centesimi. Tuttavia, con la variazione registrata dal cambio contro l’euro vicina al 12% il rendimento reale supera il 13%.
Queste obbligazioni vivono una fase particolarmente favorevole considerata la congiuntura economica. Ogni investimento deve naturalmente essere valutato considerando le proprie aspettative delle circostanze che possono influire sulla tenuta dell’eurozona tra inflazione e guerra.
In arrivo due piccoli aiuti, ma comunque significativi. Ecco chi potrà usufruire del Bonus bebè…
Perché gli ETF piacciono agli investitori di Titoli di Stato e perché sono così ‘comodi’…
L’INPS chiarisce una volta per tutte la questione riguardante l’indennità di accompagnamento e il ricovero…
Pensioni bassissime: tante delusioni con il calcolatore dell’INPS, puoi fare una stima in anticipo di…
Sbloccate maggiorazioni e arretrati per persone vedove e invalidi: a quanto ammontano le cifre e…
Rimanere aggiornati sulla normativa vigente serve per gestire al meglio i propri affari, e quella…