Ci sono ottime notizie per chi lavora e sogna di fare una vacanza ristoratrice con l’aiuto di un bonus statale, la platea di beneficiari si è allargata.
Tutto merito di una proposta di legge presentata alla Camera dal deputato di Forza Italia Tommaso Antonino Calderone: difficilmente non andrà a buon fine.

Una vacanza (quasi del tutto) pagata dallo Stato è il sogno un po’ di tutti e il 2025 non sarebbe il primo anno nel quale il Governo riesce a ‘inventare’ un aiuto concreto per chi, dopo un lungo anno passato a lavorare, merita di concedersi una vacanza. Il problema è sempre lo stesso: si arriva in molti casi a fatica a fine mese, figuriamoci se si riesce a pianificare una vacanza con i costi che lievitano dal mare alla montagna.
Quello di cui vi rendiamo conto non è un vero e proprio bonus, ma se possibile è persino meglio di un bonus fine a se stesso, perché vi permetterà di andare in vacanza con tranquillità e con la sicurezza di essere coperti da qualsiasi spesa.
Bonus viaggi 1000 euro, molto più che un bonus: a chi spetta
Bonus viaggi 1000 euro, molto più di un bonus dicevamo, e presto scoprirete il perché. La buonissima notizia è che si allarga la platea dei beneficiari, la meno buona è che non spetta proprio a tutti. Stiamo parlando, secondo la proposta del Ministro Calderone, di aumenti degli stipendi fino al 4% e un bonus viaggi di oltre mille euro annui per compensare le difficoltà derivanti dall’isolamento geografico.

Sì, avete capito bene: le agevolazioni di cui stiamo parlando sono riservate a chi abita sulle isole italiane. In linea con gli articoli 117 e 119 della Costituzione, presuppone che vivere su un’isola comporti costi aggiuntivi, difficoltà negli spostamenti soprattutto. Come accennato, per gli isolani la platea dei beneficiari risulta allargata: dai dipendenti delle amministrazioni statali come scuole, università, enti locali e aziende sanitarie, al personale in regime di diritto pubblico come magistrati, forze dell’ordine, avvocati dello Stato e diplomatici.
Per chi lavora in Sicilia e Sardegna è previsto un aumento sullo stipendio del 3%, che sale al 4% per chi lavora nelle isole minori come Eolie, Egadi, Tremiti, Arcipelago della Maddalena e Isola d’Elba. Ma non finisce qui. C’è una seconda importante agevolazione prevista: consiste in un’indennità per le spese di trasporto, stabilita su base annua per tutti gli spostamenti che i beneficiari dovranno per forza di cose affrontare tra isole e terraferma. L’importo lordo annuale è fissato in 1.076,84 euro per lavoratore, che sale a 1.206,62 euro se il coniuge o convivente non percepisce lo stesso beneficio, con un’aggiunta di 92,67 euro per ogni figlio a carico. Il pagamento avverrà in due rate annuali, il 1° giugno e il 1° dicembre.