Ogni cittadino può chiedere il rimborso per i mezzi pubblici in alcune circostanze: ecco a quanto ammonta.
Tante persone sono “costrette” a prendere i mezzi pubblici per spostarsi. Che si tratti di spostamenti per lavoro o anche di piacere, i mezzi pubblici sono una valida alternativa all’auto, soprattutto in un’ottica di sostenibilità. Infatti piuttosto che prendere l’auto ed inquinare, spostarsi con i mezzi è una scelta “amica dell’ambiente”.
In più, usare i mezzi pubblici fa anche risparmiare se si pensa ai prezzi dei carburanti che sono arrivati alle stelle. Ovviamente non ci sono solo aspetti positivi nell’usare i mezzi pubblici. Purtroppo tanti sono i disguidi quando si prendono pullman oppure treni e i viaggiatori lo sanno molto bene.
Quanto possono chiedere i cittadini di rimborso per i mezzi pubblici
A volte il cittadino rischia grosso quando c’è un ritardo nel treno che deve prendere ma per fortuna ora può richiedere un rimborso quando questo accade. È una buona notizia per tanti cittadini che optano per i mezzi pubblici proprio per non inquinare o perché pensano che sia più veloce che usare la macchina e invece rischiano ogni giorno di arrivare in ritardo o di dover attendere ore e ore in stazione.
Purtroppo infatti ogni giorno tantissimi treni fanno ritardo. Ma Trenitalia tutela i suoi viaggiatori dandogli la possibilità di richiedere un rimborso del costo sostenuto per l’acquisto dei biglietti. In questi casi, Trenitalia prevede un rimborso che varia in base alla durata del ritardo e alla tipologia di treno. Ecco i dettagli:
- Treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca: 25% del prezzo del biglietto per ritardi tra 30 e 59 minuti, utilizzabile per acquisti futuri. Non è cumulabile con indennità per ritardi superiori a 60 minuti
- Tutti i treni nazionali: 25% del prezzo del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti
- Tutti i treni nazionali: 50% del prezzo del biglietto per ritardi superiori a 120 minuti.
I cittadini possono avere dei rimborsi anche per i treni regionali. Il rimborso varia in questo modo:
- 25% del prezzo del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti, se il costo del biglietto è almeno 16 euro
- 50% del prezzo del biglietto per ritardi pari o superiori a 120 minuti, se il biglietto costa almeno 8 euro.
Per chiedere il rimborso è previsto un termine di 12 mesi dal momento in cui si è verificato il ritardo. Basterà compilare un modulo disponibile direttamente in biglietteria oppure sul sito internet di Trenitalia. La richiesta può essere fatta anche tramite app, agenzie di viaggio, o per posta all’indirizzo “Trenitalia S.p.A, Ufficio Reclami e Rimborsi, Piazza della Croce Rossa 1, 00161 Roma”.
Per i biglietti ticketless, è invece possibile contattare il Call Center. La domanda di rimborso dev’essere corredata dal biglietto obliterato o dal file PDF del biglietto elettronico. L’erogazione del rimborso può avvenire sotto forma di bonus utilizzabile entro un anno, o in contanti, oppure attraverso riaccredito su carta di credito.
Purtroppo ci sono casi in cui il cittadino non si vedrà rimborsato nulla. Per esempio quando:
- si verificano ritardi inferiori a quelli specificati
- il biglietto era gratuito o di importo inferiore ai 4 euro
- il ritardo era stato comunicato prima dell’acquisto del biglietto
- il ritardo è stato inferiore a 60 minuti e si è continuato il viaggio con un altro servizio o percorso alternativo.