Investire in ETF su Biotecnologie e Salute Digitale: questa è una possibilità per investire nell’AI senza rischiare di cadere vittime della bolla speculativa
Negli ultimi mesi, abbiamo più volte discusso sulla possibilità che l’entusiasmo per l’intelligenza artificiale stia alimentando una possibile bolla speculativa. Titoli come NVIDIA, che hanno registrato crescite vertiginose, hanno portato gli investitori a interrogarsi sulla sostenibilità di questi rialzi.
Nel senso che l’AI ha sicuramente fatto crescere la curiosità degli investitori in questo settore in via di espansione che sembra pian piano pregnare qualsiasi settore, trasportandoli verso lo sviluppo dell’automazione. D’altra parte però ci si interroga quando si potranno vedere i frutti di questi investimenti.
Il guadagno AI è difficile da inquadrare. Si tratta di soluzioni che man a mano porteranno risultati sui fatturati di aziende di tutto il mondo, ma bisognerà capire bene come verranno assimilati dalle aziende produttrici della filiera, come quelle che lavorano con i semiconduttori, e il restante delle componenti utili ad addestrare i software che si occupano della nascita delle AI generative.
Oggi infatti, mentre l’AI continua a dominare i mercati, cresce la necessità di proteggere i portafogli con asset più solidi e meno esposti alla volatilità legata al settore. Vi diamo dei suggerimenti utili a comprendere quali sono le strade alternative da prendere per evitare di diventare protagonisti di ingenti perdite.
Mentre il settore tecnologico rischia di surriscaldarsi con la sospetta bolla speculativa legata al settore AI generativa, la digitalizzazione della sanità e le innovazioni biotecnologiche continuano a offrire prospettive di crescita concrete.
Gli ETF in questi ambiti consentono infatti di investire in aziende che sviluppano soluzioni rivoluzionarie per la medicina, dalla robotica chirurgica alla telemedicina, passando per l’uso dell’intelligenza artificiale nella diagnosi e nella ricerca farmaceutica, ma con un pugno serrato rispetto ad altri settori molto più volatili.
La ricerca e le biotecnologie, ad esempio, non è di certo un settore facile alle crisi: la medicina andrà sempre avanti perché ahimè saranno sempre tanti i malati; non si può fermare. Gli ETF in questo senso giocano un ruolo chiave, sono asset più sicuri di altri settori in via di espansione che si appoggeranno all’AI, con un punto interrogativo nei risvolti sugli introiti finali.
La salute digitale sta trasformando il modo in cui accediamo alle cure mediche. Gli ETF dedicati a questo settore investono in aziende leader nell’innovazione sanitaria, tra cui:
Questi fondi ad esempio offrono un’esposizione diversificata alla crescita della digitalizzazione sanitaria, mitigando il rischio di investire in singole aziende, e dando più opportunità di guadagno con prospettive differenti. Anche le biotecnologie sono alla base di progressi nella medicina così come la medicina digitale: dall’ingegneria genetica alla produzione di nuovi farmaci: è un settore in continua espansione.
Gli ETF dedicati a questo settore investono in aziende che sviluppano trattamenti avanzati e nuove metodologie diagnostiche anche grazie all’utilizzo di nuovi sistemi AI generativi. Alcuni esempi di ETF affidabili includono:
In generale, per scegliere al meglio gli ETF sui quali investire bisogna tenere a mente di questi fattori: costi di gestione, il metodo di replica, e lo studio delle performance passate. Più saranno bassi i costi, più efficienti saranno i rendimenti, meglio puntare sulla replica fisica per chi desidera maggiore trasparenza e il passato, anche se non può essere ovviamente una garanzia per i rendimenti futuri, può però dare indicazioni utili.
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