BTP Italia in rialzo: con un piccolo investimento si ottengono rendimenti mai visti prima

Il mercato obbligazionario italiano continua a rimanere sotto pressione in un contesto sfavorevole alla ripresa. In questo contesto risalta oggi in modo particolare il BTP Italia.

L’incertezza e la rassegnazione per l’assenza di una conclusione positiva delle restrizioni commerciali tra l’occidente e la Russia mette al centro la necessità per gli investitori di titoli con un rendimento sicuro che protegga il capitale dall’inflazione.

Il mercato obbligazionario rimanere sotto pressione generando rendimenti straordinari

Nonostante la consapevolezza che la BCE quanto la Fed siano determinate nel portare avanti una politica monetaria restrittiva, l’inflazione è oggi un problema difficile da ignorare. Fino a pochi mesi fa i guadagni per chi aveva sottoscritto titoli di Stato con rendimento aggiustato per l’inflazione erano piuttosto modesti. Le cedole offerte da questa tipologia di strumenti, come il BTP Italia, hanno scontato oggi l’accelerazione del costo della vita diffusa nell’economia europea così come in quella USA.

Gli ultimi dati sull’inflazione italiana indicano un tasso tendenziale annuo di circa il 7%. Intanto in Europa il carovita viaggia a ritmi del 7,5% annuo, con punte del 9,8% in Spagna.

Difficile approcciarsi al mondo degli investimenti in un momento storico con rendimenti soggetti agli umori di un quadro finanziario troppo instabile. La riduzione del potere d’acquisto delle famiglie legittima l’incertezza ma al contempo aumenta così il valore dei rendimenti delle obbligazioni e dei Titoli di Stato.

Il mercato obbligazionario rimanere sotto pressione scontandosi sul rendimento dei BTP Italia

Ecco allora che in questo contesto che i Btp Italia vengono emessi di nuovo dopo due anni. Questi BTP tornano al centro dell’interesse fungendo egregiamente nella la loro funzione di protezione del capitale. Si tratta di un Titolo di Stato che viaggia in parallelo al tasso di inflazione rilevato dall’Istat ogni mese, con cedola reale fissata all’emissione. Oggi questa che nel 2016 valeva lo 0,4% annuo è stata ampiamente rivalutata arrivando al 3,55%.

Poco in apparenza ma, su un investimento nominale di 1.000 euro, il BTp Italia concederà per questo semestre una cedola fissa lorda da 2,071 euro, più un accredito derivato dalla rivalutazione del capitale pari a 35,51 euro. Nel complesso il rendimento lordo sarà del 3,758%.

I Titoli di Stato come i BTP, sono obbligazioni emesse regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e sono in Italia tra le forme preferite e di investimento. Il rendimento dei Btp italiani a 10 anni è salito oltre il 2,2%. Questo ha sancito un nuovo massimo dal gennaio del 2019, in una variazione positiva dei rendimenti delle obbligazioni che coinvolge tutta la zona euro.

Mercato obbligazionario, rendimenti e tassazione dei BTP

Il rendimento complessivo di questi titoli è dato oltre alle cedole, dalla differenza tra il prezzo d’acquisto e quello di rimborso. La tassazione prevista è fissata al 12,5% sull’eventuale plusvalenza a cui si aggiungono interessi variabili. Questi dipendono dalla durata dell’investimento e del contesto economico al momento dell’emissione, quindi dalla rischiosità dell’investimento.

A partire da lunedì 11 aprile e fino a giovedì 28 aprile, ci sarà infatti lo stacco di cedole di 4 dei 9 Btp Italia con rivalutazione del capitale. Proprio grazie alla fiammata dell’inflazione di questi ultimi mesi, la cedola dei Btp Italia raggiungerà livelli mai visti per questo tipo di emissioni. La più bassa di queste arriva infatti al 3,75% e si riferisce alla cedola che verrà staccata 11 aprile. La più alta sarà quella del 28 aprile e pari al 4,21%.

BTP Italia, un rendimento annuale netto vicino l’8%

Questo significa un rendimento annuale netto vicino l’8% ma che potrebbe anche salire in considerazione delle attuali dinamiche internazionali. In termini assoluti per avere un esempio, con un investimento di appena 5 mila euro le cedole di aprile garantiranno al risparmiatore un controvalore netto compreso tra i 175 e i 200 euro. Le quotazioni dei Btp Italia sul mercato secondario viaggiano ampiamente sopra la pari. I prezzi oscillano tra 104,2 per il Btp Italia in scadenza il 26 novembre 2022, al 106,7 del Btp Italia che verrà rimborsato il 28 ottobre 2023.

Questo significa che rivendere oggi il titolo prima della sua scadenza può garantire un ritorno immediato di circa il 5%. Diversamente chi mantiene il titolo fino alla scadenza oltre le cedole semestrali, guadagna un premio dello 0,8%.

Gestione cookie