Ecco come la deregolamentazione del mercato può mettere in crisi il Regno Unito

Il Regno Unito ha uno dei mercati energetici più deregolamentati al mondo. I clienti possono acquistare gas naturale per le loro case direttamente dai fornitori.

condotti gas
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Grandi e piccoli fornitori acquistano gas dal mercato o all’ingrosso e lo vendono al dettaglio. Il sistema in condizioni normali ha sempre garantito la fornitura della materia prima a prezzi concorrenziali.

Eliminando gli intermediari e aprendo il mercato alla concorrenza l’offerta di gas si è sempre avvantaggiata della sua limitata regolamentazione. La deregolamentazione del mercato risale al 1980 quando il primo ministro Margaret Thatcher ridusse il più possibile il ruolo del governo nell’economia. L’obiettivo era quello di ridurre i costi per i consumatori e aumentare la concorrenza nel settore. Negli ultimi dieci anni, il governo ha incoraggiato un gran numero di fornitori a entrare nel mercato, contribuendo agli attuali livelli di offerta.

Cosa accade oggi nel Regno Unito?

Al 29 settembre dieci piccoli fornitori di energia del Regno Unito hanno chiuso la propria attività costringendo circa 1,7 milioni di clienti a cambiare fornitore. Altre aziende potrebbero fallire quest’inverno se i prezzi del gas continueranno ad aumentare.

Le società energetiche del Regno Unito sono state infatti spinte fuori mercato a causa dei prezzi divenuti eccessivi e facendo della concorrenza l’elemento determinante per creare una crisi che può diventare sistemica. La crisi si è accentuata con l’inizio dell’inverno sommando l’aumento stagionale del prezzo del gas a quello dovuto all’incremento dei costi in Europa. Il gas naturale nel Regno Unito è aumentato del 10% con settembre che è stato il mese più costoso degli ultimi 11 anni.

I prezzi del gas naturale sono aumentati anche nell’Unione Europea, in parte a causa della Russia, un fornitore chiave che ha limitato le esportazioni verso il continente. I siti di stoccaggio in Europa hanno gas per meno del 75% della loro capienza. Un livello estremamente basso rispetto alle necessità della stagione invernale. Anche per questo motivo alcuni paesi europei come Italia, Spagna e Grecia sono intervenuti per aiutare i consumatori, allentando con manovre diverse il costo delle bollette energetiche.

Per quale motivo le società di gas non aumentano semplicemente i prezzi?

L’ente a protezione dei consumatori del Regno Unito per il settore energetico, fissa ogni anno un limite per i prezzi dell’energia. I consumatori sono quindi protetti da tariffe predefinite che sono aggiornate circa ogni sei mesi. Per questo motivo i nuovi prezzi fino a ottobre sono già stati stabiliti mettendo in crisi le aziende più piccole. Queste riescono ad avvantaggiarsi dal prezzo all’ingrosso in quanto hanno accordi molto più flessibili rispetto a quelli a lungo termine dei gradi distributori.

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Questa vicenda mostra come alcuni mercati che rispondono a esigenze fondamentali non possano venire ignorati dal settore pubblico che interviene necessariamente per garantirne il funzionamento. Il Governo del Regno Unito dovrà molto probabilmente impedire che il picco di prezzo renda antieconomica le società energetiche rimaste sul mercato oggi. La pressione sul governo per intervenire aumenta man mano che le aziende vanno in difficoltà.

A oggi non sembra esserci abbastanza gas per alimentare la ripresa post pandemia e rifornire a livello globale le scorte prima dei mesi freddi. Il prezzo del gas europeo è quasi quintuplicato nell’ultimo anno. I paesi produttori mantengono entro i confini nazionali una quantità maggiore di gas e il mercato può solo sopperire con l’aumento del prezzo dei prodotti la scarsità della materia prima.

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