Marinella è un’azienda sartoriale a conduzione familiare fondata nel 1914 da Eugenio Marinella, specializzata nella realizzazione di cravatte e abbigliamento di lusso.
Oltre alla prima sede napoletana, il marchio dagli anni ottanta si è diffuso nel mondo ed è presente oltre che a Milano e Roma anche a Tokyo, Parigi, Ginevra, Barcellona e New York.
La storica bottega nata dall’idea imprenditoriale di Eugenio Marinella fu inaugurata nel giugno 1914 nel quartiere napoletano di Chiaia. La bottega divenne presto un centro di interesse per l’aristocrazia dell’epoca attratta da prodotti sartoriali su misura come camicie e cravatte. Il marchio trasse quasi immediatamente la sua fama dal tratto distintivo delle sete provenienti da quello che era il cuore della moda di allora. La moda maschile guardava soprattutto a quella inglese, così Eugenio Marinella fece del piccolo negozio di 20 mq un angolo d’Inghilterra.
L’impresa a conduzione famigliare vide un incremento notevole di popolarità grazie all’interesse particolare di Francesco Cossiga. Il Presidente della Repubblica diventa negli anni ’80 senza volerlo il testimonial del marchio. Le cravatte Marinella diventano simbolo di ricercatezza e classe e vengono regolate a capi di Stato e personalità importanti durante le loro visite ufficiali.
L’enorme pubblicità fatta al marchio si concretizza nella creazione di altri punti vendita fino a realizzare una multinazionale milionaria. Negli ultimi tempi l’export ha subito una battuta d’arresto, in correlazione a settore dell’alta moda e del lusso, venendo compensato da innovazioni nel portafoglio di prodotti e dei canali di vendita.
Affrontare le sfide del presente significa essere consapevoli di quello che è necessario fare per sfruttare tempestivamente i mutamenti nelle abitudini dei consumatori. Se c’è una cosa che la crisi recente è ha reso evidente, infatti, è la centralità del digitale.
Maurizio Marinella, terza generazione della famiglia, ha raccolto l’eredità con uno spirito imprenditoriale aperto alle attuali sfide del mercato, capeggiando l’azienda insieme a suo figlio Alessandro. E. Marinella tra le più celebri botteghe sartoriali di lusso al mondo, fa i conti con la diffusione degli e-commerce e apre anche a internet l’accesso ai suoi prodotti.
Nonostante questo canale di vendita sfidi l’eleganza e la ricercatezza delle vendite tradizionali, Maurizio Marinella è consapevole che rimanere indietro si traduce in una perdita di fatturato. Chi decide di adattare la sua attività d’impresa alla tecnologia e alle condizioni del mercato da prova della forza dei suoi prodotti continuando a mantenere l’originalità che li contraddistingue. E. Marinella rimane sinonimo di lusso e di esclusività nonchè un simbolo nel mondo vero stile italiano.
Alessandro, figlio di Maurizio Marinella ha cercato di portare innovazione dedicandosi a rafforzare gli strumenti di comunicazione digitali ampliando la possibilità di interagire con un pubblico diverso. E. Marinella si rinnova anche nei processi di lavorazione e nell’utilizzo di nuovi materiali, definendo nuove collezioni.
Maurizio Marinella ha ricevuto nel 2011 per il suo impegno nell’esportare il Made in Italy nel mondo l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Oggi a questo marchio oltre che la celebre cravatta, sono associati accessori che vanno dalla piccola pelletteria, dall’orologeria alla valigeria, compresi gli accessori femminili. Sono stati infatti introdotti profumi, borse e foulard per soddisfare le esigenze e i gusti di una clientela sempre più numerosa e non più unicamente maschile.
LEGGI ANCHE>>Le sfide di Yoox, il primo unicorno italiano fondato da Federico Marchetti
Se nel 2014 la cravatta rappresentava l’80% del fatturato di E.Marinella oggi corrisponde al 40%. Maurizio Marinella ha dovuto quindi diversificare la suo offerta con altre categorie merceologiche. In questo modo il marchi ha rinunciato all’associazione diretta con un unico prodotto, per garantire una maggiore solidità patrimoniale all’azienda.
L’accoglienza e il calore tipicamente italiano di E. Marinella sarà presto associato anche alla genialità. L’azienda in collaborazione con Orange Fiber ha brevettato, prodotto e distribuito il primo tessuto sostenibile ricavato da agrumi, dando vita a una linea in edizione limitata presentata nel 2019 a Pitti Immagine Uomo.
Orange Fiber è una fibra con caratteristiche simili alla seta, ed è attualmente utilizzata da diversi marchi dell’alta moda come Salvatore Ferragamo e da H&M. Solo in Italia 700 mila tonnellate di sottoprodotti di agrumi vengono gettate ogni anno. Oggi questi possono essere in parte recuperati per creare tessuti come Orange Fiber.
Il 2025 sarà l’anno di uno scoppio della bolla speculativa creatasi sull’AI? Alcuni studi mettono…
Se avete intenzione di affittare casa questi consigli potrebbero servirvi per risparmiare: ecco quando scegliere…
Nuovi aiuti per le famiglie con bambini, le istituzioni scendono ancora in campo offrendo un…
Per accedere all'Assegno di Inclusione anche nel 2025 si dovranno rispettare tutti questi nuovi requisiti.…
Tra i settori emergenti con opportunità di alto rendimento c’è il CCUS (Carbon Caputer, Utilization…
Quali sono i maggiori problemi che incontra chi deve cercare un lavoro a 50 anni?…