Le materie prime, chiamate in gergo anche commodities, sono uno strumento tra i più volatili nel sistema finanziario.
Partiamo con il precisare che le materie prime in realtà sono composte da più mercati, ma negli ultimi anni molti broker hanno iniziato a identificarle come uno strumento finanziario, soprattutto gli intermediari che si occupano di cfd e forex. Di seguito troverete le differenze tra le diverse tipologie di strumenti che permettono di lavorare le commodities.
Iniziamo con focalizzarci e analizzare l’odierno strumento finanziario. I broker di CFD e Forex hanno utilizzato la metodologia dei contract for differences (CFD) per applicarla alle materie prime, quindi con una domanda e un’offerta e uno spread che è il costo commissionale.
Questa modalità ha sortito un grande successo, perché offre a tutti la possibilità di operare sulle commodities, che generalmente richiedevano parecchi capitali disponibili per il trading.
Alcune sono classificate in once (oro e argento), altre replicano l’indice di riferimento a cui si ispirano (per esempio gas, petrolio ecc…), ma con la possibilità di frazionare i lotti, quindi poter investire meno liquidità.
La parte negativa di questi strumenti, generalmente è che hanno spread abbastanza larghi, quindi di norma si necessita di movimenti più consistenti per raggiungere il punto di pareggio dell’operazione . Restano comunque un ottimo strumento, specialmente per i neofiti che intendono avvicinarsi alle materie prime e inziare a lavorarle.
Agli inizi e tutt’ora presenti, le commodities sono nate come veri e propri mercati. Ogni prodotto aveva la sua borsa valori e veniva quotato dall’exchange di riferimento. Successivamente furono introdotti anche i derivati per poter speculare e fare trading.
Oggi possiamo lavorare le materie prime comodamente da casa nostra anche grazie ai futures e alle opzioni, che sono stati creati e regolamentati dai vari exchange. Ognuno ha una scadenza tecnica e, in teoria, il futures essendo un contratto darebbe la possibilità di ricevere la consegna fisica della merce. Ovviamente ciò non succede, perchè il broker in automatico regola le posizioni per fare in modo che il cliente non possa ricevere, per esempio, i barili di petrolio a casa propria!
Trattandosi di un trading su derivati più “pesanti”, è molto più pericoloso e speculativo rispetto a quello con i cfd: nonostante ci si possa fare ‘male’ anche con quest’ultimi, la differenza sostanziale dei futures e delle opzioni, è la size minima. Sebbene preveda i contratti mini, il controvalore è veramente importante, quindi ogni spostamento di mercato incide in maniera decisa sul nostro portafoglio.
Le materie prime sono un mercato (o strumento), veramente affascinante. Si può lavorare qualsiasi prodotto, dalla carne di maiale, al frumento, al petrolio, il mais, il gas, l’oro, l’argento, il caffè; queste sono solo alcune delle materie prime lavorabili ma ci sono anche prodotti più particolari come il succo d’arancia (ricordate il film ‘Una poltrona per due’?).
Questi prodotti per la loro diversità e utilità sono utilizzabili da diversi tipi di investitori, esistono infatti quelli che lavorano fisicamente la compravendita della materia prima , ma oggi ogni genere di trader ha iniziato a prenderci confidenza sia quelli di breve che di lungo termine.
La forza di questo strumento, oltre che alla varietà, è la forte volatilità: è molto raro che le materie prime seguano lunghi periodi di flat di mercati. Questa caratteristica per i trader è oro colato, perché per molti la volatilità è essenziale per lavorare bene e questi sono alcuni dei motivi della forte attrazione di diversi tipi di investitori.
Ormai gli intermediari che permettono di lavorare con le commodities sono svariati, la scelta quindi dipende solo dagli strumenti con cui vogliamo lavorarle se CFD o Futures e Opzioni.
Per quanto riguarda i CFD la maggior parte forniscono l’accesso a quasi tutte le materie prime. sicuramente scegliere alcuni tra i più famosi come IG Markets, Ava Trade, Swissequote, Dukascopy ci da la possibilità di appoggiarci ad un broker di livello.
Nell’ambito invece di Futures e Opzioni, per avere una vasta scelta di prodotti bisogna lavorare con broker esteri, quelli che offrono più mercati sono sicuramente i broker americani, oppure quelli che hanno sede anche in Europa ma sono molto internazionali come Exante, Interactive Broker, Saxobank etc.
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