La tredicesima mensilità si percepisce nel mese di dicembre, ma chi è in malattia, perde la tredicesima? Chiariamo quest’aspetto.
A dicembre i lavoratori percepiscono un doppio stipendio, uno prima delle festività (tredicesima mensilità) e trascorso il mese di dicembre la busta paga mensile. Quest’anno la tredicesima per alcuni lavoratori presenta una forte riduzione, dovuta dalla pandemia Covid-19. Oggi, chiariamo un aspetto che riguarda il periodo di malattia e se incide sulla tredicesima mensilità, rispondendo a un quesito di un nostro Lettore.
Un Lettore ha chiesto agli Esperti di Trading.it, se rischia di perdere la tredicesima mensilità in quanto è stata assente dal lavoro per periodi lunghi di malattia.
La legge tutela i lavoratori che si ammalano attraverso l’indennità di malattia. Questa indennità consente di conservare il posto di lavoro e percepire lo stipendio regolarmente.
L’indennità di malattia è coperta dall’INPS dal quarto giorno in sui il dipendente si è ammalato, fino alla data inserita nel certificato medico. I primi tre giorni sono interamente a carico del datore di lavoro. I primi tre giorni di malattia, sono chiamati periodi di carenza, la retribuzione di questo periodo è regolato nel contratto collettivo di categoria.
Prima di rispondere direttamente alla domanda, chiariamo in breve che cos’è la tredicesima e come sono calcolati i ratei della mensilità aggiuntiva.
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La tredicesima matura nell’intero anno di lavoro dal primo gennaio al 31 dicembre, infatti, ogni mese matura un rateo. Poi, a dicembre, prima delle festività, è riconosciuta la tredicesima con la somma dei dodici ratei. Il rateo non matura in alcuni casi, come ad esempio i periodi di cassa integrazione e i periodi di assenza ingiustificata.
La malattia impedisce il lavoratore a svolgere la propria attività lavorativa, giustamente il nostro Lettore chiede se questi periodi sono considerati nel calcolo del rateo della tredicesima. La normativa prevede che la tredicesima spetta di diritto quando ci sono delle assenze purché retribuite. Nello specifico, sono:
a) congedo di maternità obbligatoria o paternità;
b) congedo matrimoniale;
c) riposi per allattamento;
d) permessi retribuiti;
e) periodo di prova lavorativo;
f) permessi legge 104 (Permessi Legge 104, a risentirne è la busta paga: quanti soldi si perdono)
g) malattia professionale o infortunio sul lavoro;
h) permessi per donazione sangue;
i) festività e ferie;
l) malattia se rientra nei limiti del periodo di comporto;
m) cassa integrazione con orario ridotto.
Quindi, i periodi di malattia non influiscono negativamente sul rateo della tredicesima mensilità.
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