LVenture Group è una holding di partecipazioni quotata in borsa, che opera nel settore del venture capital.
La holding investe in startup digitali a elevato potenziale di crescita con l’obbiettivo di accelerare il suo processo di sviluppo.
LVenture è una holding in rapido sviluppo, che ha siglato importanti accordi e partecipazioni con realtà prestigiose nel panorama italiano. LVenture è nata a seguito di un accordo di collaborazione che vede come principali azionisti Università Luiss Guido Carli che detiene circa il 15% e Futura Invest S.p.A. con 5.33%.
L’azienda fondata a Roma nel 2012 è un acceleratore che instrada tramite il suo servizio di consulenza e gestione, le startup digitali ad ampio potenziale di crescita. Partiti dalla capitale con il più alto numero di studenti universitari d’Europa e quindi di talenti disponibili LVenture scommette di saper valorizzare il potenziale economico degli imprenditori, che con la loro idea decidono di investire a loro volta sui servizi di LVenture una parte del loro capitale per conquistare rapidamente il mercato.
LVenture propone due volte all’anno un programma di cinque mesi per trasformare le startup in una realtà imprenditoriale capace di indipendenza economica, emancipandosi dalle quote dei venture capitalist.
L’azienda fondata dall’imprenditore Luigi Capello mette insieme investitori e imprenditori che vogliono cambiare il mercato, con aziende consolidate alla ricerca di innovazione, in un ecosistema ricco in grado di realizzare il potenziale economico delle startup che si rivolgono alla sua organizzazione. L’azienda sponsorizzata oggi da Facebook Italia, Accenture e Sara Assicurazioni nasce da un idea di Luigi Capello, già fondatore di Italian Angels for Growth l’associazione nata con lo scopo di riunire i ventur capitalist italiani.
L’idea di Capello era quella di portare le startup italiane negli Stati Uniti. Tuttavia scopre con il suo tentativo che nel Paese esistono delle aziende che si occupano di instradare nel mercato le startup. Un servizio e una figura di riferimento che connette progetti imprenditoriali innovativi con capitali privati. Il primo embrione di Lventure nasce da quell’intuizione e cerca di creare qualcosa che in Italia ancora non c’era.
LVenture investe in early stage, ossia nelle fasi di creazione delle startup, proprio grazie al programma di accelerazione dato dalla joint venutre che ha dato vita a LUISS EnLabs. L’azienda mette a disposizione delle startup non solo i capitali, ma anche le competenze necessarie affinché i ragazzi fondatori riescano a mettere a punto un business model adeguato al raggiungimento degli obiettivi.
Tra gli altri partecipanti all’azionariato di LVentur vi sono: Inarcassa con il 3.30%, Chinastone Capital Europe 2.78%, Kairos 2.73%, Sara Assicurazioni 1.96%, Mercato 39.32%.
Grazie al suo ecosistema fatto di relazioni tra investitori, sponsor e partner che aiutano ad aumentare il tasso di successo delle startup, dal 2013 a oggi LVenture ha realizzato 15 programmi di accelerazione investendo in 105 startup. Tra quelle ancora a mercato 73 sono in portafoglio, per un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro. Cinque invece sono già riuscite a realizzato la exit, grazie ai finanziamenti ricevuti che l’azienda eroga in due fasi. L’azienda investe fino a 200 mila euro comprensivi della fase di accelerazione e di ulteriori erogazioni nelle fasi successive.
Il portafoglio dell’azienda è piuttosto diversificato in quanto il settore digitale è ampio. Questo passa dalle aziende dei diritti musicali ai big data, dall’Internet of Things all’insurtech.
L’azienda seleziona 20 startup italiane all’anno, con l’obiettivo di farle crescere e di scalare a livello internazionale, fino ad arrivare all’exit. Questo traguardo è raggiunto attraverso una quotazione della società in Borsa, l’acquisto del 100% da parte di altre aziende o la cessione del singolo pacchetto azionario di proprietà del venture capital. Il processo, per le startup che si rivolgono a LVenture, richiede mediamente sei anni.
Luigi Capello crede nella possibilità di lanciare le imprese digitali Italiane nel futuro e di consegnargli tutti gli strumenti per divenire uno tra i grandi nomi a livello internazionale. Nel suo curriculum sono molteplici le esperienze imprenditoriali, laureato in Economia e Commercio, ha frequentato l’EPCG, Executive Program for Growing Companies, presso la Stanford University. Ha così potuto approfondire le strategie di crescita e i sistemi per facilitare l’espansione nel mercato di un’azienda.
Oltre a svolgere l’attività di Business Angel, è cofondatore di IAG acronimo di Italian Angels for Growth, il primo gruppo organizzato di Business Angel italiani. In passato ha lavorato in importanti Banche di Investimento e ha gestito fondi di Private Equity. Oltre ad avere avviato una joint ventur con l’Università LUISS fondando LUISS EnLabs, è stato docente per la stessa università del corso “Entrepreneurship & Venture Capital”.
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Oggi Lventure Group è una delle principali aziende specializzate nel lancio di startup digitali in Europa. Il continente nel primo semestre 2021 ha visto gli investimenti in startup più che triplicare, arrivando a 50 miliardi di euro.
In Gran Bretagna gli investimenti hanno sfiorato i 20 miliardi di euro mentre in Germania hanno raggiunto gli 8 miliardi. Francia e Svezia hanno realizzato investimenti per un ammontare rispettivo di 5 miliardi di euro. Gli investimenti in Spagna e Italia arrivano a rispettivamente a 2 e 400 milioni di euro. Il potenziale del nostro Paese è quindi ancora lungi dall’essere colmato e sono ancora molte le realtà in grado di diventare le grandi aziende del futuro. Incentivando le attività di investimento con un attenzione particolare sul venture capital, si promuove un attività di investimento centrale per la creazione di nuova impresa e nuova occupazione e di conseguenza, di sviluppo economico.
In molti dei paesi europei il venture capital è quindi visto come motore per far crescere l’economia e l’occupazione. In Italia c’è un problema di diffidenza verso le nuove generazioni con una cultura imprenditoriale che negli ultimi trent’anni ha saputo realizzare poche nuove imprese. Oggi ci sono tanti ragazzi e giovani talenti con ambizione e voglia di realizzare l’idea frutto dei loro studi. Le startup in cui LVenture ha investito, hanno creato da sole 1.500 nuovi posti di lavoro. Luigi Capello si dice convinto che la creatività e la diffusione di un nuovo spirito imprenditoriale sia veramente la chiave per il rilancio del nostro paese.
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