Listini europei: innovazione solo a parole, banche sempre uniche protagoniste

Nelle ultime settimane i titoli del settore bancario hanno visto un forte rialzo. Lo stesso non può dirsi per altri settori.

Il primo trimestre del 2025 è stato soddisfacente per i mercati europei, che hanno visto una crescita di oltre il 6% rispetto ai mesi precedenti. Il trend positivo dei principali indici di Borsa e delle piazze finanziarie europee è da rinvenire soprattutto nelle performance al rialzo delle quotate del settore bancario.

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Listini europei: innovazione solo a parole, banche sempre uniche protagoniste (trading.it)

Il risiko bancario (il processo di fusione e acquisizione tra gli istituti bancari), infatti, è alla base della creazione di gruppi finanziari grandi e potenti. Ad esempio, le attuali operazioni maggiormente degne di nota sono quelle che riguardano Mediobanca e Generali, UniCredit e Banco BPM e BPER e Monte dei Paschi di Siena.

Ma anche a livello europeo non mancano esempi in tal senso; in Germania si sta lavorando alla trattativa tra Deutsche Bank e Commerzbank e in Spagna BBVA e Banco Santander sono impegnate nelle acquisizioni di piccole e medie banche, anche per reagire alla fusione tra CaixaBank e Bankia. Proprio la Spagna e l’Italia hanno guidato la rinascita del settore bancario, con guadagni dell’8,7% e del 5,7%, e la performance straordinaria delle large value (+6,3%).

Crisi dei titoli tecnologici: qual è la causa?

In realtà, il trend al rialzo delle ultime settimane non ha coinvolto tutte le società value. Ad esempio, Glencore ha registrato un calo del 7,8%. È innegabile, inoltre, la crisi del settore automotive (con Stellantis che ha perso il 4,7%) e del settore tecnologico.

crisi settore tecnologico
Crisi dei titoli tecnologici: qual è la causa? (trading.it)

In particolare, spicca il calo di SAP (la multinazionale impegnata nella produzione di software gestionale), che ha perso l’1,2% e di ASML Holding, che ha registrato un calo del 5,9% e ha gettato nel baratro l’intero settore tecnologico europeo, mai così in basso come nelle ultime settimane. L’ambito del large growth riesce a tenere botta solo grazie al rimbalzo dei titoli di Novo Nordisk (+6,2%) e di AstraZeneca, che ha guadagnato l’8,4%.

Il settore large growth resta quello maggiormente sopravvalutato ed è scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value di 1,11. Il fattore determinante è la valutazione dei titoli tecnologici, che vengono attualmente scambiati a un Prezzo/Fair Value di 0,94 (lo scorso mese lo scambio Prezzo/Fair Value era superiore a 1).

Ma qual è il motivo del passaggio dalla sopravvalutazione alla sottovalutazione dell’ambito tecnologico? La stima del fair value della società tedesca SAP, che rappresenta la seconda realtà per importanza di questo settore (dopo ASML Holding). Gli analisti di Morningstar (la famosa società americana che fornisce analisi finanziarie) hanno incrementato la stima del fair value del titolo, da 150 a 265 euro. Di conseguenza, il Morningstar Rating (cioè la valutazione del prezzo sulla base della stima delle azioni degli analisti) di SAP è variato da 1 stella a 3 stelle.

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