Quando si confrontano dei cellulari, probabilmente nessuno guarda ai valori della SAR, che però sono fondamentali per comprendere quante “radiazioni” emette il dispositivo. Ecco quali sono i “peggiori” sul mercato.
Quando cominciarono a circolare “teorie” sulla presunta pericolosità delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari, nessuno ci credeva. O meglio, associare l’uso di un cellulare ad un tumore al cervello era (ed è) davvero difficile da accettare. Anche perché gli studi scientifici che di tanto in tanto sbucano dalle riviste specializzate sicuramente sono validi, ma mostrano calcoli incomprensibili ai più. E alla fine, tutti noi, ci diciamo che in fondo “boh, sarà quel che sarà”. D’altronde oggi è impensabile non usare un cellulare. Giusto o sbagliato che sia, la tecnologia è entrata a far parte delle nostre abitudini. Possiamo, però, quantomeno informarci di più e attuare tutte quelle sane abitudini che ci possono proteggere. Un valore a cui non stiamo (molto probabilmente) attenti quando si acquista uno smartphone nuovo è il SAR. Ma vale la pena approfondire perché sul mercato ci sono dispositivi più potenzialmente dannosi di altri. Ecco quali sono i modelli più “radioattivi”.
Da quando la comunità scientifica ha posto l’attenzione alla questione “radiazioni” dei cellulari, le Case Madri hanno apportato tutte quelle cautele possibili affinché i dispositivi non fossero dannosi per la salute. Sicuramente, rispetto ai primi device, i cellulari di ultima generazione sono più sicuri. Nonostante ciò, esistono alcuni modelli ritenuti più “pericolosi”. Ma non sono teorie o supposizioni. Il livello di SAR (Specific Absorption Rate) che in pratica ci dice quante onde – misurate in Watt/kg – vengono assorbite dalla persona durante l’uso del telefono, è indicato nei dispositivi. Conoscerlo significa quantomeno essere coscienti che una prolungata esposizione a queste onde può portare a danni alla salute.
Alcune normative entrate in vigore danno proprio dei limiti al valore della SAR. Ad esempio, Europa e USA impongono un massimo di 2 Watt per chilogrammo. Vengono prese in considerazione le situazioni più comuni di “esposizione”, ovvero quando il cellulare è in tasca e quando viene poggiato all’orecchio durante la telefonata. Una volta compreso questo limite, possiamo capire meglio quali sono i cellulari “da evitare”.
Tra i dispositivi cinesi, troviamo valori SAR nella norma ma generalmente abbastanza alti. Il modello Xiaomi Mi A1 ad esempio rimane tra i cellulari con SAR più alto: 1,75watt/kg. Le varie versioni di Oneplus 5T, 5 e 6 vantano il “pessimo record” rispettivamente di 1,689watt/kg, 1,39watt/kg e 1,33watt/kg. Anche il noto brand Huawei offre livelli di SAR abbastanza elevati, anche se col tempo e nei modelli top di gamma ha “aggiustato il tiro”. Ad esempio, il Mate 9 registra 1,64watt/kg; a seguire, il P9 1,43watt/kg, ma arrivando al modello P10 migliorano le cose: siamo a 0,96watt/kg. Col P20 Huawei offre performance sicuramente più “salutari”: 0,75watt/kg, così come col P20 Pro: 0,73watt/kg.
Molto meglio i Samsung, che risultano tra quelli con i valori SAR minori di sempre. I top di gamma ad esempio, come il Galaxy s9 arriva a soli 0,369watt/kg, e il modello Plus scende a 0,294watt/kg. Mentre per quanto riguarda i Note, come l’8 e il 9 si trovano valori rispettivamente di 0,17watt/kg e 0,381watt/kg.
Chi acquista un iPhone sa che si ritrova tra le mani un vero gioiellino. Sono dispositivi dalle funzioni innovative, che spesso hanno aperto la strada a funzionalità inedite, “copiate” poi anche dai cellulari Android. Per quanto riguarda i valori SAR, però, pur rimanendo nei limiti di Legge, siamo un po’ alti. L’iPhone 7 ad esempio, è quasi ai valori dei cinesi: 1,38watt/kg, che si abbassa leggermente nella versione Plus: 1,24watt/kg. Simili i valori sia per iPhone 8 che nella versione Plus, rispettivamente di 1,32watt/kg e 0,99watt/kg. Apple “recupera” però con i nuovi smartphone della generazione X, offrendo livelli molto più bassi di emissioni “radioattive”, intorno a 0,92watt/kg. La “maglia nera” al cellulare Apple va al modello 3GS, il cui livello di emissioni era a 1,75watt/kg. .
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